Gela. “La coalizione a sostegno di Terenziano Di Stefano? E’ assolutamente coerente e ne fanno parte soprattutto le forze alternative ai governi Meloni e Schifani. Il nostro obiettivo deve essere battere le destre antimeridionaliste e dare un futuro stabile alla città”. Peppe Di Cristina, componente della direzione nazionale del Pd, ha contribuito alla costruzione della lista dem e insieme ai dirigenti del partito ha detto sì alla coalizione con in testa Di Stefano, seppur ci siano state diverse valutazioni. “A differenza delle destre che impongono i candidati – sottolinea – nel nostro partito e in questa coalizione si discute e ci sono confronti che fanno bene allo sviluppo del progetto”. Il modello che tiene insieme soprattutto dem, grillini e i civici di Di Stefano, in questo caso, passa pure dall’esperienza di “Qualità abitare”, il programma di finanziamento che ha assicurato alla città trenta milioni di euro, con i primi cantieri in fase di avvio, tra questi quelli per i lavori all’Orto Pasqualello e all’ex scalo ferroviario. Ci fu infatti una stretta collaborazione istituzionale, durante i periodi dei governi Conte e Conte-bis, tra il Movimento cinquestelle, lo stesso Di Stefano (assessore allo sviluppo economico) e l’allora ministro Paola De Micheli (molto vicina all’area politica di Di Cristina), di recente di nuovo in città nel corso della presentazione della lista democratica. “Quei fondi oggi sono cantieri e lo saranno anche domani, visto che alcuni iter sono in fase di definizione finale – aggiunge l’ex segretario provinciale del Pd – la destra dovrebbe invece spiegare i tanti definanziamenti, i passi indietro dell’ospedale “Vittorio Emanuele”, le infrastrutture che non ci sono. Hanno governato cinque anni con Musumeci e sono ancora al governo della Regione con Schifani”. Nella coalizione delle sette liste di Di Stefano c’è anche il suo successore, in assessorato, Francesca Caruso, che ha poi concretizzato le gare d’appalto per “Qualità abitare”. “Non dimentichiamo che grazie all’allora ministro Paola De Micheli, oggi vicepresidente della commissione attività produttive, si arrivò alla firma per il passaggio all’Autorità portuale della Sicilia occidentale – continua Di Cristina – con l’ex ministro per il Mezzogiorno Giuseppe Provenzano, ora in commissione nazionale antimafia e che è stato alla nostra presentazione, arrivammo in prefettura per il Contratto istituzionale di sviluppo, del quale invece si sono perse le tracce”. Rilancia sul significato politico del sostegno a Di Stefano.
“Sono sempre stato convinto che si debba costruire un fronte più largo possibile e ormai da anni ritengo sia la linea imprescindibile per battere le destre. Non intendo fare alcuna polemica con chi è alternativo a Meloni e Schifani. Oggi, il Pd ha una lista con tante personalità importanti e con i giovani che sono il futuro del partito, in città. Gli ex del Pd, invece – dice ancora – sono nel centrodestra. Noi un Greco bis? E’ inutile parlarne. Esponenti che hanno fatto parte di quell’esperienza politica si trovano in tutte le coalizioni. La nostra prospettiva è per il futuro della città, per cercare di mettere basi solide. Considero sbagliato e assurdo ritenere che il governo nazionale e quello regionale possano sostenere solo un’amministrazione di centrodestra. E’ una bugia. Hanno il dovere costituzionale di sostenere ogni tipo di amministrazione, come espressione del volere popolare”. Infine, segue la medesima considerazione espressa dal partito nella vicenda Ghelas, ora affidata all’ex segretario cittadino del partito Guido Siragusa. “Quelle nomine non andavano fatte ad una settimana dal voto per le amministrative, pur nel massimo rispetto dei professionisti”, conclude.
Cortesemente chiedo al sig. Di Cristina che farebbe bene a non parlare, anche in questa tornata amministrativa il suo partito non presenta il candidato a sindaco e questa la dice lunga. Vedete che all’interno della vostra coalizione c’è una parte che sta al governo regionale (MPA) che votano forza Italia e guarda caso Chinnici ( una persona che ha sbattuto la porta al PD).
La scorsa volta avete presentato una lista incompleta e senza simbolo.
È bello vendere fumo
A parte Gela città senza acqua peggio delle tribu africane, dove altro c’è l’ appoggio M5S al PD?
L’unico che parla un poco di Politica .