Gela. Il dibattimento si aprirà a novembre. C’è anche un gelese tra gli imputati chiamati a rispondere dell’aggressione subita da un gruppo di detenuti stranieri. Al momento della presunta spedizione punitiva, erano tutti ristretti nel carcere di Caltagirone. Davanti al giudice del tribunale calatino, sono quindici a dover rispondere dell’accaduto. Le vittime sarebbero state attirate in una stanza non coperta da videosorveglianza. Pare che tra i due gruppi rivali ci fossero state precedenti tensioni. Oltre al gelese, tra gli imputati ci sono diversi catanesi. Tutti avrebbero partecipato al pestaggio, anche se con ruoli diversi.
L’unico gelese è difeso dall’avvocato Rosario Prudenti. Nel corso delle indagini e durante l’udienza preliminare, le difese hanno messo in discussione il coinvolgimento di tutti gli imputati, sottolineando l’esistenza di diversi dubbi sulla loro identificazione. Nel pool di difesa, c’è anche il legale Marco Granvillano.
