Gela. A denunciarli fu direttamente un utente degli uffici comunali dell’urbanistica interessato ad ottenere alcuni atti relativi ai programmi costruttivi XXI Giugno e Modernopoli. Aperto il dibattimento. Adesso, si è aperto il dibattimento a carico dell’ex dirigente di Palazzo di Città Giovanni Costa e del funzionario comunale Mario Cernigliaro. I magistrati della procura li accusano di omissione d’atti d’ufficio. In sostanza, non avrebbero dato seguito alla richiesta d’accesso agli atti arrivata da Isidoro Picceri, l’ex proprietario di alcuni terreni espropriati per fare spazio ai cantieri delle aree d’edilizia economia e popolare. Lo stesso Picceri, si è costituito parte civile con l’avvocato Carmelo Infuso. Il dibattimento si è aperto davanti al collegio presieduto dal giudice Paolo Fiore, affiancato dalle colleghe Silvia Passanisi e Ersilia Guzzetta.
Accuse sempre respinte. Difesi dagli avvocati Antonio Gagliano, Davide Limoncello e Feliciana Ponzio, gli imputati, già in fase d’udienza preliminare, si opposero alle accuse contestate. Cernigliaro, come sottolineato dal legale Davide Limoncello, al tempo dei fatti contestati non avrebbe più avuto un ruolo negli uffici dell’urbanistica. La difesa, inoltre, ha confermato la possibilità per la pubblica amministrazione di non rispondere ad eventuali istanze ritenute infondate. Diverse precedenti richieste inoltrate da Isidoro Picceri, comunque, sarebbero state seguite da altrettante risposte. Adesso, i primi testimoni verranno sentiti all’udienza del prossimo 17 settembre.