Gela. I dem hanno chiuso un ciclo di riflessione interno, piuttosto travagliato. La scelta che li porterà a collocarsi per le amministrative di giugno sarà resa nota, in modo ufficiale, sabato mattina, nel corso di una conferenza stampa. Ci sono gli ultimi passaggi di rito da completare, compreso quello di informare l’intero gruppo e i sostenitori locali. “Ci sarà una conferenza stampa, ai gruppi consiliari in municipio”, dice brevemente il commissario Giuseppe Arancio. Seppur non ci sia l’ufficialità, è ormai evidente che i democratici abbracceranno definitivamente il percorso che hanno fondato, quello dell’agorà che ha dato i galloni di candidato a sindaco all’ex assessore civico Terenziano Di Stefano. Si ricompatta un fronte che ha una sponda regionale, con i grillini del Movimento cinquestelle e con “Sud chiama Nord” ma anche con l’esperienza civica di “Una Buona idea” e “Civico Lab”. Alla fine, il lavorio degli stessi democratici, dei pentastellati (in primis il vicepresidente Ars Nuccio Di Paola) e del gruppo a supporto di Di Stefano, ha portato all’esito che gran parte dei democratici cittadini caldeggiava: riimanere nell’agorà e sviluppare il progetto amministrativo e politico, insieme ai civici, ai grillini, ad Azione, al partito comunista, a “Sud chiama nord”, a “Ripartiamo da zero”, a “Idee e partecipazione” e probabilmente ad altre entità che stanno definendo la strategia da ufficializzare. C’è il forte interesse di pezzi dell’attuale giunta Greco e nessuno si sente di escludere una convergenza dall’area autonomista.
In questi mesi, diversi dirigenti del Pd hanno avuto interlocuzioni su più fronti. Si era ipotizzata una “grande coalizione” con l’Mpa ed esponenti progressisti e civici. Il dialogo è stato piuttosto ampio. Quella che dovrebbe condurre a Di Stefano, ormai per tutti i dem, è l’unica vera alternativa ad un centrodestra fagocitato dal duopolio Cosentino-Scerra, rivali nello stesso contesto politico.