Dem scelgono il nuovo segretario, valutazioni in corso prima del congresso cittadino

I democratici stanno riflettendo sui potenziale successero del commissario Arancio, che ha retto le sorti del partito, insieme alla struttura che lo ha assistito, probabilmente in una delle fasi più difficili ma arrivando a un risultato di tutto rispetto

27 maggio 2025 07:15
Dem scelgono il nuovo segretario, valutazioni in corso prima del congresso cittadino -
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Gela.  Un anno fa, seppur ci fu l'esigenza di qualche riflessione in più rispetto a quelle degli attuali alleati, i dem scelsero il “modello Gela” del sindaco Di Stefano e oggi lo sostengono con più convinzione, dato che la via progressista, su un piano locale, passa proprio da questa prospettiva amministrativa e politica. Le incomprensioni, che ogni tanto affiorano, non hanno mai messo in discussione la solidità del patto stretto con Di Stefano e con gli alleati. I democratici, al pari degli altri gruppi della coalizione, vorrebbero arrivare prima possibile al bilancio stabilmente riequilibrato, per lasciare la prima profonda impronta dell'amministrazione Di Stefano. Guardano al sindaco e a un progetto che potrebbe diventare, in città, di più largo raggio. Dovranno comunque darsi una nuova organizzazione interna. Il congresso cittadino dovrebbe tenersi entro l'1 giugno. Manca poco e i democratici stanno riflettendo sul potenziale successore del commissario Arancio, che ha retto le sorti del partito, insieme alla struttura che lo ha assistito, probabilmente in una delle fasi più difficili ma arrivando a un risultato di tutto rispetto alle amministrative del 2024. Il Pd è stato il secondo partito in assoluto, dietro solo a Forza Italia. All'assise civica schiera il gruppo consiliare più folto e in giunta annovera il vicesindaco Fava e l'assessore Di Cristina. Qualcuno attende un rafforzamento della “delegazione” del Pd nella compagine di governo locale ma se ne riparlerà prossimamente. Allo stato, non pare sia già stato definito il profilo del nuovo segretario. Ci sarebbe l'intenzione di affidarsi a un giovane, senza esperienza di politica attiva, ma in grado di districarsi sui temi e sulle strategie. Arrivare a un profilo di questo tipo non è così facile: il rischio opposto è di consegnare un ruolo delicato a un segretario giovane ma privo della malizia che può maturare solo con l'esperienza. Potrebbe esserci la casella, invece, di un segretario di lungo corso, magari tra i dirigenti della prima ora. Se si riuscisse a pervenire a una soluzione di mezzo, l'assenso potrebbe essere più convinto. In settimana, dovrebbe tenersi una riunione del partito cittadino, proprio per pianificare le rapide tappe che conducono al congresso. Arancio lascerà i gradi al suo successore, che per ora non ha un volto. I democratici mirerebbero a una candidatura condivisa, per compattare ancora di più un partito che non ha mai fatto dello spirito di unità la propria bandiera prediletta. Una prima conclusione sembra già acquisita, indipendentemente dal passo che verrà mosso, il Pd rimarrà a sostegno del sindaco Di Stefano, mettendo in campo i propri riferimenti, regionali e nazionali, come ha già fatto per dossier delicati, dallo “sblocca royalties” all'iter dell'infinito porto rifugio. 

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