Gela. Un tentativo di isolare politicamente il Partito Democratico. I dem sono ormai fuori dalla maggioranza del sindaco Lucio Greco e ieri sera, in aula consiliare, quando si è trattato di mettere insieme i voti favorevoli all’emendamento sul regolamento Tari, non hanno trovato supporto neanche dall’opposizione (unica eccezione il voto del consigliere di “Avanti Gela” Gabriele Pellegrino). “E’ chiaro che quell’emendamento, che posso confermare era condiviso da molti, non doveva passare perché presentato dal Pd – dice il capogruppo democratico Gaetano Orlando – è stato un voto politico, per bocciare un emendamento sacrosanto, ma presentato dal Partito Democratico. Ormai, ci vedono come il perno da ridimensionare, ma noi proseguiamo sulla nostra strada. Voteremo il regolamento Tari, ma siamo opposizione, senza che questo significhi mettersi contro atti che possano fare il bene della città”. L’aula consiliare, ieri sera, ha bocciato una modifica al regolamento, proposta dal consigliere dem Alessandra Ascia. Si puntava ad escludere il pagamento della Tari per gli immobili sfitti, nei quali mancano anche i servizi di base. “Come si fa a bocciare un provvedimento di questo tipo? – chiede Orlando – devo dire che non abbiamo apprezzato la risposta e l’atteggiamento del dirigente al bilancio Alberto Depetro. Mi sarei aspettato un supporto in più dall’opposizione. Evidentemente, il Pd dà fastidio”.
Dopo l’uscita dalla giunta, i dem hanno iniziato ad inanellare una serie di azioni in aula, destinate chiaramente a marcare il campo rispetto all’amministrazione comunale. Ad oggi, però, non hanno mai ottenuto un vero riscontro dalle altre forze di opposizione, ancora titubanti nell’approcciare le mosse dem.