Gela. I fondi Psc 2014-2020 sono stati tagliati a causa della mancata formalizzazione dell’obbligazione giuridicamente vincolante entro il 31 dicembre 2022. Per il territorio e per la città, saltano i venti milioni destinati al consolidamento e alla messa in sicurezza della diga Disueri e inoltre, come abbiamo riferito, quelli per il collegamento tra piazza Eleusi e la statale 115, per l’officina della gioventù e per la riqualificazione della zona a nord del museo archeologico. Erano tutti originariamente ricompresi nel programma “Patto per il Sud”. I dem considerano grave quanto deciso dal Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile. Erano tutti stanziamenti in carico alla Regione. “Esprimiamo profondo disappunto per la cancellazione di finanziamenti per opere in Sicilia per circa 338 milioni di euro. Il provvedimento del Cipess si lega alla mancata progettazione nei termini previsti da parte del governo siciliano guidato dal presidente Schifani. E’ un fatto di eccezionale gravità politica che i governi di centrodestra, nello specifico di Schifani, in atto, e di Musumeci, prima, si siano resi responsabili di questa mancanza. In queste opere definanziate rientra anche il consolidamento e la sistemazione della Diga Disueri, per circa 20 milioni di euro, attesi da decenni per l’irrigazione della Piana di Gela. Avrebbe dato una grossa boccata di ossigeno all’economia gelese e del comprensorio”, fanno sapere dalla struttura commissariale del Pd.
I dem, tramite la loro deputazione regionale all’Ars, cercheranno di ripristinare almeno lo stanziamento per la diga Disueri. “A riguardo – aggiungono – si chiede alla deputazione regionale del Pd di mettere in campo tempestive e adeguate azioni politiche, per capire come un fatto così grave sia potuto accadere e innanzitutto per valutare se vi sono le auspicate condizioni per recuperare almeno parte di questi finanziamenti e in particolare quello riguardante la sistemazione della diga Disueri”.
La diga di Disueri è fondamentale per la piana di GELA i signori politici che amministrano la regione e i suoi referenti locali e provinciali perché non lo vengono a spiegare agli agricoltori di Gela e Niscemi