Gela. Tra l’Ato Cl2 in liquidazione e il Comune, ad oggi, non è stata ancora trovata una vera intesa sul maxi debito maturato per i conferimenti a Timpazzo, dal gennaio 2010 al luglio 2018. Per Ato, il debito contratto da Palazzo di Città ammonterebbe ad oltre 16 milioni di euro. I tecnici municipali e il consulente tecnico di parte dell’ente, invece, indicano cifre non superiori ai 14 milioni di euro. In mancanza di un accordo stragiudiziale, le parti sono finite davanti ai giudici del tribunale delle imprese di Palermo. Dovrà essere il magistrato a valutare le richieste e i numeri, comunque assai pesanti per le casse dell’ente. E’ stata depositata la consulenza dell’esperto nominato dal giudice. Dovrebbe delineare le cifre effettive. Palazzo di Città segue il procedimento giudiziario, attraverso l’avvocato Paola Carfì. L’Ato, che decise di agire quando alla guida c’era l’ex commissario liquidatore Giuseppe Panebianco, è invece rappresentato dal legale Riccardo Rotigliano. Il sindaco Lucio Greco, a febbraio, ha spiegato che comunque il Comune pagherà le somme, attribuendo le responsabilità alle gestioni del passato. Secondo il Comune, le cifre comunque sarebbero inferiori alle richieste.
Il calcolo da parte di Ato sarebbe stato effettuato con tariffe diverse rispetto a quelle ufficiali e inoltre il Comune dovrebbe ancora riscuotere dei crediti maturati con Ato. Sarà importante valutare il contenuto della consulenza depositata dal ctu nominato dal giudice, in attesa di una decisione.