Gela. I debiti fuori bilancio e la loro genealogia tengono banco tra gli scranni dell’assise civica. La maggioranza del sindaco Di Stefano, ancora una volta, tira dritta e chiama in causa la burocrazia municipale. Il capogruppo di “Una Buona Idea” Giovanni Giudice è tornato sul punto. Manca una cronologia dei debiti e soprattutto, per l’esponente civico, non c’è alcun criterio normativo che dia precedenza alle pendenze verso i commissari ad acta. L’aula è stata chiamata ad approvare proprio un debito maturato nel rapporto con un commissario. Giudice ha lamentato una certa carenza nella risposta del segretario generale, sulla scorta di una nota inoltratale. Il consigliere è stato netto. “Senza risposte precise e in mancanza di una cronologia, non voterò più debiti fuori bilancio – ha spiegato – propongo un atto di indirizzo sul tema”. Il segretario Ferro invece ha ribattuto, difendendo la sua azione e spiegando soprattutto che i debiti vanno tutti vagliati. La procura della Corte dei Conti ha avviato un’attività istruttoria su un debito fuori non votato dal consiglio, lo scorso anno. “I magistrati chiedono i nominativi di tutti i consiglieri”, ha aggiunto il segretario. Il presidente della commissione bilancio Vincenzo Tomasi ha chiesto a tutti, a partire dalla burocrazia, massima attenzione sui debiti. “In caso contrario e senza voler attaccare nessuno – ha precisato – sarò il primo a denunciare questi fatti. Gli aggravi sui debiti non sono accettabili”. Il capogruppo M5s Francesco Castellana, a sua volta, ha riferito l’esigenza che gli atti delle sedute vadano trasmessi alla Corte dei Conti. Ha stigmatizzato l’abbandono dell’aula da parte della minoranza. L’esponente di “Una Buona Idea” Davide Sincero ha parlato di “orrori della burocrazia”. I consiglieri della maggioranza tengono duro nella dialettica a distanza con la burocrazia dell’ente. “L’attenzione deve essere alta non solo verso i consiglieri ma anche nei confronti della burocrazia – ha continuato Sincero – non si abusi della pazienza del consiglio comunale. Perché c’è stato bisogno di far nominare un commissario ad acta per il bilancio stabilmente riequilibrato? Se i dirigenti non sono all’altezza che si facciano da parte”. Sincero ha confermato l’intenzione di formalizzare una segnalazione alla Corte dei Conti. Sulla necessità di una maggiore efficienza burocratica ha insistito l’altro consigliere civico, Rosario Faraci, invitando ancora una volta dirigenti e revisori ad essere presenti in aula. In modo compatto la maggioranza ha lamentato la totale assenza dell’opposizione. “Quando c’è da far riferimento al dovere ci si tira indietro”, ha detto ancora Faraci. Il debito fuori bilancio è stato approvato.
La maggioranza ha portato in aula un atto di indirizzo, condiviso dai gruppi di opposizione. “Vogliamo avere un quadro chiaro sui debiti degli anni 2022 e 2023, entro il 30 novembre – è intervenuto Sincero – serve una cronologia e non si devono far pervenire in consiglio debiti fuori bilancio fino a quando non ci sarà un quadro preciso”. Come indicato dal consigliere Cosentino, l’opposizione ha scelto di sostenere l’atto di indirizzo, ritornando in aula. “Tutela la città e tutti i creditori – ha riferito Cosentino – non facciamo invece da stampella alla maggioranza su provvedimenti che a nostro avviso violano la par condicio creditorum”. L’atto di indirizzo è stato approvato. E’ stata varata favorevolmente una variazione di bilancio finalizzata ai contributi per l’acquisto dei libri di testo. Il sindaco Di Stefano, ritornando sulla nomina del commissario ad acta per il bilancio stabilmente riequilibrato, ha posto qualche dubbio. “Non si era mai visto per un bilancio stabilmente riequilibrato – ha insistito – faremo i nostri approfondimenti. Stiamo lavorando. E’ una nomina politica? Qualcuno ci vuole controllare? Non temiamo niente”. Infine, è arrivato il sì per la variazione sui fondi per il servizio Asacom in favore degli alunni diversamente abili.