Dc attacca i 5stelle: “Agiscono per interessi personali, l’incarico a Farruggia è uno scandalo”

 
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I consiglieri Dc Irti e Guastella

Gela. I cinquestelle si muovono “a difesa di specifici interessi personali”. E’ dura la disamina degli esponenti della Dc, che con i pentastellati, anche a livello locale, non hanno mai avuto grande feeling politico. I cuffariani, a partire dai consiglieri comunali Irti e Guastella e dal commissario Licata, contestano l’incarico affidato all’ex consigliere comunale M5s Virginia Farruggia, tra i cinquestelle di lungo corso, indicata come direttore dei lavori nel progetto per la riqualificazione del secondo tratto del lungomare Federico II di Svevia. “Mentre l’opposizione dimostra di saper mettere da parte i propri interessi e si attiva per fare approvare quelle norme in grado di fare uscire la città dalla profonda crisi finanziaria che la attanaglia, la maggioranza a trazione cinquestelle si distingue invece per una serie di provvedimenti finalizzati esclusivamente alla difesa di specifici interessi personali. L’incarico da circa 80mila euro affidato all’ex consigliere comunale Virginia Farruggia, fresca peraltro di una candidatura alle europee, rappresenta uno scandalo di proporzioni gigantesche che non può non avere delle ripercussioni sul piano politico, sociale e persino legale. Se il tanto famigerato “Modello Gela”, così strombazzato da più parti, si riduce a queste pratiche di spregiudicate e ciniche spartizioni, non c’è da stare molto allegri, perché difficilmente si è mai assistito a una manifestazione di potere così arrogante che non teme di sfidare l’opinione pubblica”, spiegano gli esponenti Dc.

Secondo il gruppo locale del partito, davanti a iniziative di questo tipo gli alleati dei cinquestelle hanno scelto il silenzio. “Non si può e non è eticamente accettabile lanciare ai giovani un messaggio così devastante, quello cioè di intendere la politica come un mezzo per curare i propri interessi. Ora, pur volendo per il momento tralasciare le norme di inconferibilità di incarichi a componenti di organi politici, così come chiaramente espresse dall’Autorità nazionale anticorruzione, si rimane stupiti e desta forte preoccupazione il silenzio di quelle personalità politiche che militano in partiti che della trasparenza e della legalità hanno fanno il loro punto di riferimento. Così come non può non passare inosservato che a concepire e a realizzare simili operazioni siano personaggi appartenenti a un movimento che ha cercato e cerca di diffamare in vari modi i loro avversari politici. Chi si comporta in questo modo, non ha titoli per giudicare gli altri”, concludono.

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