Dc aspetta il centrodestra, lista per le provinciali: Licata, “Comune in mano ai cinquestelle”

 
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Gela. Tra le file del centrodestra locale ancora tanti aspetti vanno chiariti, anzitutto interni ai singoli partiti. Fratelli d’Italia e Forza Italia devono rinnovare le cariche a livello cittadino mentre quello della Lega è un progetto rimasto privo di un vero sviluppo, almeno in città. La coalizione, a Palermo, intende trovare un’intesa per le provinciali di fine aprile. Manca ancora un quadro preciso. Tra i più netti, contrari senza se e senza ma all’esperienza Di Stefano, ci sono certamente i cuffariani. Gli esponenti della Dc, a loro volta, attendono buone nuove da Palermo, con vista sulle provinciali, ma stanno comunque imbastendo la loro strategia. Lavorano a una lista, che annovererà quasi certamente i consiglieri gelesi del partito, Irti e Guastella, mentre l’ingegnere Cosentino, sempre più vicina al gruppo, non ha ancora aderito. Il drappello di consiglieri, in provincia, è abbastanza folto. In città, il commissario Giuseppe Licata mantiene contatti costanti con Cuffaro e con la dirigenza provinciale. Nei prossimi giorni, sono previsti incontri e valutazioni, pure sul tema provinciali.

Il commissario non usa eufemismi quando il tema è l’attuale situazione amministrativa in città. “Mi spiace dirlo ma è evidente che manca programmazione – sottolinea – aspettiamo ancora gli atti importanti annunciati dal sindaco, che però tende a usare la strategia delle bugie. Ha dato in mano il Comune al Movimento cinquestelle. Tutto passa dagli umori del sindaco e dell’onorevole Di Paola. Il Pd è sempre più silente e sottodimensionato. Non si fa altro che pensare alla gestione del potere. Basta dare una lettura ai provvedimenti con i quali si affidano gli incarichi. Una serie di prebende, sotto gli occhi di tutti”. Così come il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti, anche Licata, che fu tra i primi sostenitori della coalizione tra moderati e centrodestra, alle amministrative, non crede affatto alla compiutezza del “modello Gela”. “Non esiste – aggiunge – non c’è nessuna visione della città. Le strade sono un continuo colabrodo e il verde pubblico è lasciato al proprio destino. Il sindaco sta solo cercando di rispettare gli accordi elettorali stretti per le urne. Senza veri atti si fa fatica a condurre un’opposizione. Attendiamo il bilancio e il contratto della Ghelas. Ma se ci saranno i pareri non favorevoli dei revisori, come è già accaduto, cosa si verificherà?”.

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