Gela. “Si aprano prima possibile tutti i tavoli tecnici per dar seguito all’accordo concluso al ministero dello sviluppo economico sul futuro di Eni in città”.
I vertici di Legacoop che rappresenta le tante cooperative impegnate nell’indotto della fabbrica Eni chiedono chiarezza sull’immediato futuro degli investimenti e sul cronoprogramma dei lavori.
“Nessuno chiede ad Eni – scrivono Giovanni Salsetta e Leonardo Li Causi – quante trivellazioni voglia eseguire in Sicilia e, soprattutto, dove. Sarebbe una domanda di buon senso, né di destra né di sinistra, ma molto ambientalista”.
Senza date certe, le tante aziende dell’indotto, già in evidente difficoltà, rischiano di dover rinunciare agli appalti e ai lavoratori loro dipendenti. Adesso, i rappresentanti delle coop si rivolgono all’azienda e alla stessa politica impegnata, nelle ultime settimane, in un acceso dibattito sul caso trivellazioni.