Gela. Alla fine, l’ente comunale ha scelto di costituirsi parte civile nel procedimento penale che vede come indagati l’attuale amministratore delegato di raffineria Eni Bernardo Casa e due ex responsabili della società, Battista Grosso e Giuseppe Ricci.
I tre manager del gruppo multinazionale sono finiti al centro di un’indagine incentrata sulle emissioni prodotte dallo stabilimento di contrada Piana del Signore e, di conseguenza, sui presunti danni subiti dalle coltivazioni circostanti.
Allo stato attuale, si è aperta l’udienza preliminare davanti al gup Veronica Vaccaro. I rappresentanti di due associazioni locali, Amici della Terra e Aria Nuova, si sono già costituiti parte civile. Nel corso dell’incidente probatorio, il giudice Vaccaro ha provveduto alla nomina di alcuni consulenti che dovranno occuparsi dei rilievi tecnici necessari per individuare l’effettiva presenza dei danni contestati da una ventina di agricoltori locali.
I tecnici sono stati autorizzati ad effettuare controlli anche all’interno della fabbrica. La giunta retta dal sindaco Angelo Fasulo ha assegnato l’incarico legale all’avvocato Dionisio Nastasi.