Dal negozio alla discarica, sui rifiuti a Montelungo presentata una denuncia

 
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Gela. Uno “svuota – tutto” illecito con tanto di firma e indirizzo, su cui adesso indaga anche la polizia. Vi avevamo documentato qualche giorno fa dello strano ritrovamento all’interno della discarica abusiva che da tempo si trova alle pendici di Montelungo.
Un enorme cumulo di rifiuti, in parte anche regolarmente differenziati, che provenivano chiaramente da un negozio di telefonia. Nel mucchio c’era di tutto, vecchi caricabatterie, auricolari obsoleti, toner, volantini promozionali, ma anche fatture, contratti e addirittura il timbro con i dati sensibili dei titolari del negozio.
Uno scarico abusivo in piena regola, insomma, come purtroppo ce ne sono tanti in giro per la città. Ma questo ha una particolarità.
Il titolare del negozio di via Venezia, attraverso le nostre immagini, ha riconosciuto i propri rifiuti abbandonati a Montelungo. Eppure quei rifiuti, secondo la versione che ci ha raccontato, non avrebbero dovuto essere lì.

“Questi rifiuti li avevamo esposti regolarmente differenziati di fronte al nostro negozio come ogni sera – racconta Carmelo – lo facciamo da sempre, da quando abbiamo aperto l’attività. Quando l’indomani mattina non li abbiamo trovati abbiamo pensato che fossero stati regolarmente ritirati dal compattatore che passa quotidianamente. Vederli sparsi a Montelungo ci provoca un’enorme rabbia”.
Il mistero da chiarire adesso è come questi rifiuti dalla via Venezia siano arrivati sino a Montelungo e chi li abbia abbandonati in quel luogo. Toccherà agli inquirenti fare luce sulla vicenda dopo che Carmelo ha depositato una denuncia contro ignoti al Commissariato di via Zucchetto.
“Spero – dice Carmelo – che gli inquirenti possano far luce sui responsabili. È inaccettabile che uno scempio del genere rimanga impunito”.
Gli investigatori acquisiranno le immagini delle videocamere attorno all’attività di via Venezia per capire se i rifiuti sono stati regolarmente prelevati dai mezzi del servizio pubblico di raccolta. Da noi contattati i vertici di Impianti Srr si sentono di escludere qualsiasi tipo di comportamento scorretto da parte dei loro operatori e chiederanno al Comune di verificare la presenza delle fototrappole nella zona di Montelungo.
L’amministratore di Impianti Giovanna Picone però, avvierà comunque una indagine interna, iniziando a verificare i gps dei mini compattatori in servizio. “Andremo in fondo alla faccenda – ha dichiarato – e, qualora dovessimo accertare delle responsabilità prenderemo immediatamente i provvedimenti necessari. Chi sporca la città va sanzionato”.

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