Gela. Comune sotto assedio. Una protesta continua. Urla, caos, blocchi stradali, disagi per automobilisti ed impiegati.
Un dramma sociale che rischia di sfociare in azioni ancor più incontrollate. Questa mattina si è raggiunto l’apice. Una cinquantina di donne, raggiunte da una ordinanza di sfratto dal tribunale delle case Iacp, hanno bloccato con le panchine un tratto di piazza San Francesco. “Da qui non ce ne andiamo – hanno urlato – e venga il presidente Crocetta ad aiutarci”. In mattinata è previsto un incontro tra il prefetto di Caltanissetta ed i vertici dello Iapc per trovare una soluzione al caso che coinvolge centinaia di famiglie che entro metà dicembre dovrebbero lasciare le case occupate abusivamente da anni.
E mentre la protesta impazzava in piazza San Francesco è arrivato il corteo degli studenti a bordo di motoape, fischietti e striscioni contro la buona scuola di Renzi. Un caos totale. I vigili del fuoco chiamati per un presunto tentativo di suicidio dal palazzo di città e defilati, i 28 lavoratori licenziati dalla Tekra.
Palazzo di città come un fortino. L’emergenza sociale non va sottovalutata.