Gela. Ancora ritardi per i lavoratori della Tekra, che da gennaio non riescono più ad ottenere le retribuzioni, entro i termini previsti. La Fp-Cgil, con il segretario provinciale Rosanna Moncada e con quello del settore igiene ambientale Paolo Anzaldi, ha scelto di dichiarare lo stato di agitazione, ad iniziare da mercoledì. Non solo a Gela ma anche a Delia. I ritardi, infatti, pesano sui lavoratori. I sindacalisti imputano responsabilità non solo all’azienda ma anche all’amministrazione comunale.
“La causa è sempre la stessa la ditta Tekra non eroga le retribuzioni perché non viene corrisposto il canone mensile dai Comuni e i lavoratori sono gli unici a doverne subire le conseguenze. Si tratta di operai che non hanno mai esitato a svolgere il proprio lavoro, con impegno e con le difficoltà che questo periodo di emergenza sanitaria ha imposto a tutto il mondo. La condizione di estremo disagio alla quale devono sottostare questi lavoratori – spiegano i sindacalisti – diventa sempre di più insostenibile. Non vogliamo però solo contestare la violazione degli obblighi contrattuali, ogni mese subiti dagli operatori del settore e dovuti a Tekra, ma vogliamo palesare l’assenza di responsabilità da parte delle amministrazioni locali che dimostrano mancanza di attenzione nei confronti di questi lavoratori permettendo alla Tekra atteggiamenti di prevaricazione”. Senza un cambio di rotta, sarà sciopero, come spiegano proprio i sindacalisti della Fp-Cgil.