Gela. L’ennesima, dura, presa di posizione degli agricoltori locali, che ieri hanno protestato alla diga Cimia, pare aver toccato alcune corde istituzionali. Questa mattina, dall’assessorato regionale dell’energia è arrivata l’autorizzazione alla fornitura di 400 mila metri cubi di acqua della stessa diga Cimia. Una conferma è giunta nel corso di un tavolo, che si è tenuto in municipio. “Questi quantitativi potranno coprire quattro o cinque giorni di irrigazione – dice Liborio Scudera, tra gli agricoltori presenti al vertice – è un primo passo, che è stato mosso grazie alla nostra insistenza. Bisogna fare molto di più”. Al vertice odierno, oltre ad una rappresentanza di agricoltori di Gela e Niscemi, c’erano il sindaco Lucio Greco e il primo cittadino di Niscemi Massimiliano Conti, l’assessore Cristian Malluzzo, rappresentanze sindacali e l’agronomo Piero Lo Nigro. Le campagne locali sono a secco e le dighe non riescono a supportare la richiesta. Tante aziende rischiano di finire sul lastrico e ieri gli agricoltori hanno fatto sentire la loro voce. I vertici dell’assessorato regionale hanno aperto ad un confronto con gli operatori locali.
“Dai prossimi mesi, le cose devono cambiare – aggiunge Scudera – per l’anno prossimo non accetteremo più che l’acqua venga sversata a mare e servono lavori urgenti. Politica e istituzioni si devono muovere con decisione”. Da lunedì, l’acqua dovrebbe essere fornita, attraverso il Consorzio di bonifica, i cui funzionari partecipano al confronto.