Gela. Sembravano destinati alla guerra, interna, permanente.
Scrivano dice sì a Fasulo. A qualche mese di distanza dalle fibrillazioni più intense e in vista della scadenza elettorale, la “balena” del centro sinistra cittadino continua a farsi sempre più ingombrante anche per gli avversari. Dopo il ritorno dei ribelli del Partito Democratico, il matrimonio annunciato con il Megafono di Rosario Crocetta, l’avvicinamento di alcuni ex fedelissimi del neo forzista Pino Federico, anche Bartolo Scrivano dice sì a Fasulo. Il commercialista era sceso in campo tra i primi nel presentare la propria, personale, candidatura a sindaco per conto del Patto Civico. Non aveva utilizzato mezzi termini nell’attaccare lo stesso sindaco uscente soprattutto sul fronte della gestione del caso Eni. Adesso, però, il patto, non quello “civico” ma quello politico, è stato chiuso. A guidare le fila della trattativa con l’ex rivale di Angelo Fasulo è stato Miguel Donegani che, proprio in queste ore, sta chiudendo le liste del Patto dei democratici per le riforme.
“Nessuna promessa sottobanco”. “Con Scrivano – spiega lo stesso sindaco Angelo Fasulo – ci siamo sentiti spesso. Finalmente, c’è qualcuno che non aveva intenzione di essere semplicemente un antiFasulo senza programmi. Scrivano aveva già esposto diversi punti della sua strategia per la città e ci siamo incontrati proprio su questi elementi”. Lo stesso Scrivano non fa mistero di voler avere un ruolo attivo nella guida della città. “Insieme a Fasulo – ammette – abbiamo in mente di superare i problemi che ancora ci sono, costruendo un’amministrazione coesa e senza spaccature”. Donegani esclude “strane” trattative sottobanco. “Non ci sono state né promesse né scambi di alcun genere – conclude – Bartolo Scrivano ha deciso di sposare le idee programmatiche della coalizione di centro sinistra che, attenzione, non è perfetta ma ha sicuramente un’idea avanzata per il futuro di Gela”.
