Gela. Disagi anche per i malati di mente in cura presso il distretto sanitario dell’Asp. L’indice accusatorio è puntato contro la gestione del Centro di salute mentale (Csm) del distretto sanitario di via Madonna del Rosario.
Alla base del malcontento sfociato in lunghe liste di attesa, con tempi anche di sei mesi, la carenza del personale medico e i mancati rinnovi delle scadenze contrattuali. Da tre giorni solo due sanitari, dei cinque previsti in organico, garantiscono le attività.
Una carenza che si ripercuote sulla qualità del servizio offerto ai particolari pazienti di Gela e Butera. Sono diversi i compiti del Csm e vanno dalle emergenze del territorio, alle verifiche delle comunità terapeutiche assistite (Gela e Butera), oltre all’emergenza diurna e notturna.
La struttura è diretta da Franco Lauria coadiuvato dallo scorso 16 settembre da una sola unità medica. Secondo le prime indiscrezioni di corsia, le organizzazioni sindacali avrebbero già stilato un documento da presentare al commissario Vittorio Virgilio per chiedere il potenziamento dell’organico con il rinnovo del contratto appena scaduto.
La situazione è paradossale, tant’è che i medici non riescono a rispettare i turni di lavoro. A farne le spese i soliti pazienti, costretti a lunghe liste di attesa. In questa circostanza, però, considerato che si tratta di soggetti con problemi mentali, la mancata assistenza potrebbe avere risvolti estremamente dannosi. Le lamentele dei familiari dei malati mentali potrebbero decidere di alzare i toni della protesta legata al disservizio.