Gela. “Non consentirò all’Eni di prendersi il petrolio per poi farlo lavorare altrove. Aprirò, se necessario, una vertenza nazionale come Termini Imerese per impedire la chiusura o il ridimensionamento del sito di Gela”.
Lo ha detto il Presidente della Regione Rosario Crocetta, oggi pomeriggio a Gela a margine di un convegno sugli incentivi economici legati al turismo dell’Isola. Da giorni gli operai del diretto e dell’indotto protestano davanti i cancelli della fabbrica dopo l’annuncio dell’Ad Eni Claudio De Scalzi.
“Sono solidale con i lavoratori – ha detto il Governatore – Andrò a trovarli e se attueremo una protesta nazionale sarò in prima linea con loro. L’Eni non sta rispettando i patti dell’intesa sottoscritta proprio un anno fa. Incontrerò mercoledì a Roma il sottosegretario allo sviluppo economico De Vincenti cui ho già espresso le preoccupazioni del governo regionale che sono certamente condivise dal governo nazionale. Non possiamo pensare che l’Eni faccia da padrone e sprema il territorio, lo distrugga, lo annienti e poi se ne vada. Vogliamo che si riprendano gli investimenti e si potenzino quelli legati alla tutela dell’ambiente”.
Crocetta non esclude il blocco totale delle autorizzazioni estrattive petrolifere. “Ci sono quelli che vogliono mettere in contrasto ambiente con produzione ma è un ambientalista improduttivo, inconducente che non porta a nulla. Se oggi paradossalmente l’Eni se ne andasse i problemi ambientali saranno ancora più gravi”.