“Critiche su Pef e Tari sono solo populismo”, M5s: “Provocazioni senza effetto sui cittadini”

 
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Tomasi, Castellana e Lupo del gruppo M5s

Gel. I grillini del Movimento cinquestelle, come era ben prevedibile, hanno votato a favore del Pef del servizio rifiuti e delle tariffe Tari. La maggioranza del sindaco Di Stefano non ha indietreggiato. Il capogruppo pentastellato Francesco Castellana e gli altri consiglieri M5s ritengono che le critiche politiche mosse da ambienti dell’opposizione siano solo delle provocazioni “populiste”. “Prendiamo atto che le forze politiche rimaste fuori dalla contesa elettorale e che oggi non hanno rappresentanza in consiglio comunale, hanno praticato un esercizio di populismo insipiente, volto a provocare terrorismo nel tentativo becero di suggestionare negativamente la cittadinanza. Tentativo maldestro non riuscito, perché i cittadini sono ben documentati e ben si aspettavano questo incremento delle tariffe, come atto necessario per uscire fuori dallo stallo del dissesto. Nessuna provocazione è riuscita a questi populisti in salsa destrorsa o a chi ha invocato in campagna elettorale capacità tecnocratiche per poi scivolare in questa grossolana provocazione, con il solo scopo di impressionare la cittadinanza – dice Castellana – ma nessuno si è impressionato e queste provocazioni non sono state raccolte dai cittadini che, ripeto, sono consapevoli del fatto che un tempo di ristrettezze serve per superare lo stallo del dissesto”.

I grillini ripetono che con il dissesto in atto non c’erano altre soluzioni. “Siamo ben consapevoli che una rigida e rigorosa procedura normativa deve essere rispettata. Ad esempio è proprio il testo unico degli enti locali a stabilire che, in caso di dissesto, i tributi vanno aumentati al massimo della tariffazione e ciò per non provocare altri debiti fuori bilancio. Ecco allora preferiamo il tecnicismo al populismo insipiente, quando giocoforza la politica deve chiedere aiuto necessariamente e in modo ieratico alla tecnocrazia – aggiungono – non convince nemmeno il corollario secondo cui chi paga le tasse è costretto a pagare di più anche per colpa degli evasori. Volevamo ricordare che siamo in dissesto e la legge impone di conteggiare nel Pef anche i tributi non riscossi”.

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