Gela. Le bollette “d’oro” degli ultimi mesi vanno congelate e se ci saranno i presupposti, annullate. I sindaci di tutta la provincia di Caltanissetta, compreso l’avvocato Lucio Greco, l’hanno chiesto a gran voce al prefetto di Caltanissetta Cosima Di Stani, presente all’incontro da lei stessa voluto. Da tempo, ormai, soprattutto in città, monta la protesta contro il caro bollette e i disservizi idrici. La scorsa settimana, il sindaco Greco ha portato la questione in consiglio comunale. La verifica con il prefetto si è protratta per diverse ore. “Dovrebbe essere l’Ato idrico a controllare ma no lo fa – dice Greco – perché lamenta l’assenza di personale. Però, abbiamo chiesto una riverifica dei parametri di calcolo”. Tra i più convinti nel chiedere controlli sui metodi adottati per il conguaglio, ci sono i sindaci del sud della provincia, a cominciare da Greco e dal primo cittadino di Niscemi Massimiliano Conti. I numeri stratosferici messi in bolletta dai funzionari di Caltaqua, l’azienda italo-spagnola che gestisce il servizio idrico integrato, non convincono nessuno. Se dovessero essere confermate quelle cifre, allora per i sindaci Caltaqua dovrà autorizzare una dilazione nel tempo dei pagamenti. “Chi necessita di una dilazione può recarsi negli uffici di Caltaqua e chiedere di aderire firmando un modulo – aggiunge Greco – potrà pagare, spalmando l’ammontare in un lasso di tempo di un anno”. I sindaci, intanto, un primo passo sembra lo stiano muovendo, il prossimo 5 dicembre si riuniranno a Caltanissetta per costituire l’Ati, che già da tempo avrebbe dovuto superare i sistema dell’Ato. In questo modo, l’obiettivo sarebbe di rafforzare i controlli su Caltaqua, cosa che l’Ato non riesce a fare.
“Ho ribadito la mia linea – conclude Greco – il contratto va sciolto. E’ importante costituire l’Ati, per non perdere finanziamenti e cercare finalmente di effettuare controlli veri sul gestore. Fino ad ora, tutto questo non è stato fatto. In commissione tecnica continuerò a portare avanti quello che ho sostenuto. Sono convinto che il contratto va sciolto”. Al termine del vertice in prefettura, Greco sembra più netto sulla fine anticipata del rapporto contrattuale con l’azienda italo-spagnola. Nel corso del consiglio monotematico della scorsa settimana, invece, aveva dato la sensazione di voler attendere.