Crisi idrica, Incardona: “Monotematico aperto ai cittadini, sorpreso da silenzio opposizione”

 
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Salvatore Incardona

Gela. Crisi idrica e disservizi sono temi da affrontare pubblicamente, in consiglio comunale. L’ex assessore Salvatore Incardona invita anzitutto l’opposizione ma anche la maggioranza del sindaco Di Stefano a procedere affinché la città possa essere coinvolta. “È moralmente e politicamente inaccettabile che oggi l’opposizione appena eletta dai cittadini sia silente, assolutamente assente e soprattutto non propositiva nei confronti di un’amministrazione che si ritrova a dover affrontare la drammatica, senza precedenti, situazione di siccità che sta colpendo la nostra città e tutta la provincia. All’interno del nuovo consiglio comunale ci sono forze di opposizione che dovrebbero proporre al presidente del consiglio la convocazione di un monotematico sulla crisi idrica, aperto alla città nonché sottoporre al sindaco la nascita di un tavolo tecnico permanente che veda coinvolti non solo i gestori Siciliacque e Caltaqua, ma anche e soprattutto il prefetto. Da cittadino – spiega Incardona – mi rivolgo a tutti i consiglieri di maggioranza, ma soprattutto a quelli di opposizione, che giornalmente raccolgono le istanze dei cittadini, e chiedo loro di proporre un monotematico con urgenza per discutere della crisi idrica in città. Il 70 per cento del territorio siciliano è a rischio di desertificazione e la maggior parte dei Comuni sta razionando l’erogazione di acqua. Da tempo ci scontriamo con questo problema, ma oggi la situazione è particolarmente critica, soprattutto in città, dove la distribuzione avviene in maniera discontinua e ci sono parecchi problemi di rotture degli impianti. Gli agricoltori stanno subendo un collasso delle loro aziende”. Per Incardona, le urgenze riguardano la “richiesta di fondi straordinari al governo nazionale e a quello regionale per mitigare gli effetti della crisi sui cittadini e sulle imprese agricole”, la “pianificazione di interventi immediati per migliorare la gestione delle risorse idriche locali e il recupero delle acque piovane”, le “proposte per sostenere gli agricoltori fortemente colpiti dalla siccità” e ancora gli “investimenti sulle dighe e sull’utilizzo delle acque reflue per fini agricoli e la riattivazione del dissalatore della nostra città”.

L’ex assessore si rivolge ancora una volta all’opposizione, spronandola. “L’opposizione deve fare il proprio lavoro chiedendo al presidente del consiglio una seduta ad hoc aperta cittadini, alla deputazione nazionale e regionale, nonché invitando il governo regionale, oltre che il management di Sicilacque e di Caltaqua, così da consentire un confronto con tutti i soggetti interessati. È fondamentale – conclude – un’assunzione di responsabilità da parte di chi è stato votato dal popolo pur essendo in opposizione atteso che oggi ha assunto un atteggiamento silente ma soprattutto non propositivo nei confronti dell’amministrazione comunale che sta affrontando l’ennesima emergenza”. Un messaggio non troppo velato e che ancora una volta non va comunque ad intaccare politicamente l’azione della giunta Di Stefano, dato che l’ex assessore spinge principalmente sull’immobilismo dell’opposizione.

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