Gela. E’ la priorità assoluta, ormai dagli ultimi mesi dello scorso anno. La crisi finanziaria dell’ente comunale “certificata” da un disavanzo, allo stato, fermo a 118 milioni di euro, da allora è sempre stata sul tavolo dell’amministrazione comunale. Questo dovrebbe essere il periodo decisivo per il piano di riequilibrio. In settimana, si sono susseguiti gli incontri tecnici. “Qualche sorpresa c’è – dice il sindaco Lucio Greco – il parere dei revisori sui riaccertamenti dei residui attivi e passivi è negativo. Il segretario generale ha già dato indicazioni a tutti i dirigenti per rispondere alle osservazioni mosse dai revisori. Credo che avverrà in questi giorni, per poi procedere con il rendiconto 2022”. Entro fine ottobre, il piano di riequilibrio da trasmettere alla Corte dei conti dovrebbe essere chiuso e approvato. Di recente, però, gli uffici finanziari hanno accertato la mancanza degli equilibri di bilancio, al 10 agosto, e anche il parere negativo sui riaccertamenti per il rendiconto 2022 non è per nulla ciò che ci si attendeva. “Stiamo facendo tutte le verifiche e gli accertamenti”, precisa il sindaco. Nel tentativo di arrivare al rush finale del piano di riequilibrio, sono stati attivati contatti con Ifel, fondazione di Anci che ha avviato un programma di supporto agli enti in crisi finanziaria. Diversa documentazione è già stata trasmessa a seguito della stipula di una convenzione. Gli esperti di Ifel avanzeranno possibili proposte. La prossima settimana è in programma una prima call.
“Stiamo facendo tutto ciò che è previsto dalla normativa, dalla giurisprudenza e dalla Corte dei conti – aggiunge il sindaco – saranno poi i numeri finali a dire se ci sono le condizioni per un riequilibrio. In questa fase così delicata non mi sono per nulla piaciute le affermazioni avventate di un’istituzione come il presidente della commissione bilancio che già parla di dissesto. Non so quali informazioni riesca ad avere ma io eviterei affermazioni come quelle che ha rilasciato. Parlare di dissesto senza avere la conferma tecnica dei numeri non mi sembra corretto. Nessuno vuole perdere tempo e le verifiche che stiamo conducendo, tra mille difficoltà, non sono certamente finalizzate a fare melina o a gettare fumo negli occhi. Stiamo affrontando una tempesta finanziaria che sicuramente non abbiamo generato noi ma che potrebbe incidere ancora per molto tempo sull’ente e sulla città se non si adottano le misure necessarie”. La prossima settimana, così come quelle che l’hanno preceduta, vedrà ancora una volta amministrazione e tecnici al tavolo per delineare possibili sviluppi, anche se i tempi stringono.