Gela. A Palazzo di Città sono tante le incognite finanziarie che gravano su ogni capitolo dell’azione amministrativa. Il vincolo essenziale è quello del piano di riequilibrio. Le attività sono in corso ma il presidente della commissione bilancio Pierpaolo Grisanti sembra ormai certo che non ci siano i presupposti per una ripresa vera e propria. L’ha detto espressamente, la scorsa settimana, nel corso della seduta monotematica su Macchitella lab. “Non è affatto un auspicio – spiega – ci sono atti precisi che portano in direzione del dissesto. Gli uffici finanziari, al 10 agosto, hanno accertato l’assenza degli equilibri di bilancio. Inoltre, sulla proposta dei riaccertamenti dei residui attivi e passivi per il rendiconto 2022, preparata dall’amministrazione, i revisori hanno dato parere negativo. C’è un disallineamento e purtroppo l’amministrazione insiste su posizioni che rischiano di creare ulteriori danni. Con il parere negativo alla proposta dei riaccertamenti non si può procedere con il rendiconto 2022”. Per Grisanti, le difficoltà sono palesi. “Anche da un punto di vista di scadenze temporali – continua – mi pare non ci siano le condizioni. Bisognerà rifare i riaccertamenti, approvare il rendiconto 2022 e poi c’è il piano di riequilibrio. Peraltro, vorrei capire chi si dovrebbe occupare degli adempimenti successivi che comporta un piano di riequilibrio”. Il piano va esitato e trasmesso alla Corte dei Conti non oltre fine ottobre.
“Io spero che ci possano essere risvolti favorevoli – aggiunge il presidente della commissione bilancio – ma il mio intervento in consiglio si è basato esclusivamente sugli atti. Ho l’impressione che l’amministrazione e il sindaco stiano cercando di procrastinare solo per non passare come la giunta del dissesto. Il dissesto, a queste condizioni, dovrebbe essere dichiarato prima possibile, evitando altre problematiche”. Le conclusioni di Grisanti sono piuttosto nette e il percorso verso un eventuale riequilibrio tutto sembra salvo che privo di ostacoli tecnici.