Countdown giunta, Pd sceglie volto nuovo? Ex Messinese rimangono alla finestra
Gela. “Non sono discussioni da fare a mezzo stampa, ne parleremo domani in direzione”. Il segretario cittadino dem Peppe Di Cristina non si sbilancia sulla scelta dell’assessore in quota Pd. Il sinda...

Gela. “Non sono discussioni da fare a mezzo stampa, ne parleremo domani in direzione”. Il segretario cittadino dem Peppe Di Cristina non si sbilancia sulla scelta dell’assessore in quota Pd. Il sindaco Lucio Greco e i suoi gli hanno chiesto un nome, ma nel partito si sta formando un’ala che potrebbe pretendere un cambio di rotta, magari una scelta a sorpresa, non ricompresa in quella che è la rosa di soluzioni che ad oggi va per la maggiore (Giuseppe Fava o Grazia Robilatte). Stefano Scepi, componente dell’assemblea nazionale, ieri non ha usato mezze misure. Non gli è piaciuto l’inno alla vittoria arrivato dalla segretaria locale del partito dopo le amministrative. “Risultati bassi”, ha detto commentando anche le urne delle europee. “Al partito non serve a niente avere un assessorino”, ha tuonato. E se Di Cristina decidesse di rompere i pronostici, scegliendo un volto nuovo da mettere nella giunta Greco? Pare che il gruppo del sindaco non disdegnerebbe avere forze fresche. Il vicesindaco in pectore Terenziano Di Stefano è da sempre uno che ha privilegiato venti politici che possano spirare da nuovi innesti, lontani dalle solite logiche. L’ha spiegato anche ieri, quando ha fatto capire che in giunta sarebbe meglio non schierare “cose del passato”, a cominciare dagli ex Messinese. Dal Popolo della Famiglia, altro pezzo della coalizione “arcobaleno” dell’avvocato, tra le altre, è arrivata l’opzione Giovambattista Mauro, ex assessore della giunta sfiduciata. Insieme a lui, del resto, di ex della precedente amministrazione ce ne sono diversi in maggioranza, da Francesco Salinitro e Giuseppe Licata (fondatori del progetto civico) a Valeria Caci (consigliere eletto e altro ex assessore di Messinese).
Non a caso, nelle ultime ore si è fatto sentire Simone Siciliano, ora segretario di Sviluppo Democratico (movimento voluto dai sostenitori dell’ex sindaco) e tra gli sponsor politici di esponenti come Valeria Caci, Giovambattista Mauro e Fabio Nalbone (candidato alle europee per il Popolo della Famiglia e indicato dal partito come possibile assessore). Siciliano cita il pioniere dell’industria automobilistica Henry Ford, “mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme è un successo”, e invita Greco a riflettere. “Il sindaco faccia una riflessione serena e ponderata, per la scelta gravosa che sta lasciando con il fiato sospeso la città intera, ansiosa di sapere chi amministrerà per i prossimi mesi, incidendo sulle scelte quotidiane e programmatiche della comunità gelese.
Auguro al sindaco, in queste ore di trepidazione, quello spunto di lucidità che gli possa far fare la scelta giusta, con serenità, e nella piena consapevolezza del ruolo, di chi ha il dovere di garantire le rappresentanze identificative del successo della coalizione, indipendentemente dai ruoli storici ricoperti che possono solo aggiungere competenza ed esperienza – dice –
con la serenità di chi dalla politica non ha nulla da pretendere, ma solo da condividerne valori, metodi e strategie a servizio della collettività, invito, tutti coloro che esternamente agli equilibri di coalizione, a vario titolo, più o meno legittimamente, tirano la giacca al sindaco, a ricordare che il compito della compagine che il sindaco sceglierà, dovrà amministrare la città di Gela e non giocare a Monopoli, dimenticando che in queste ore scelte importanti stanno condannando Gela a restare fuori dai piani Regionali di sviluppo industriale”. L’avviso ai naviganti è piuttosto chiaro, l’ex vicesindaco non vuole veti sugli ex Messinese. Greco e Di Stefano, tra i più convinti oppositori della gestione Messinese, nella stessa giunta insieme a qualche ex assessore del sindaco sfiduciato? Ora, tocca all’avvocato decidere.