Gela. Un rapporto coniugale sempre più tumultuoso e le violenze denunciate
dalla moglie, una giovane donna gelese.
Le denunce della donna. Arriva una pesante condanna per un operaio tunisino. Il collegio penale del tribunale, presieduto dal giudice Miriam D’Amore, a latere Ersilia Guzzetta e Tiziana Landoni, lo ha condannato a sei anni di reclusione. In base alle accuse contestategli, avrebbe minacciato la donna, imponendole, con la forza, rapporti sessuali. Uno spaccato emerso proprio nel corso del giudizio, tanto da far transitare la competenza dal giudice monocratico al collegio penale. Ricostruzioni d’accusa sempre respinte dall’operaio, attualmente detenuto per altra causa, e dal suo difensore. Anche in aula, la difesa ha cercato di ridimensionare i fatti, limitandoli a semplici screzi familiari. La donna, però, parte civile con l’avvocato Valentina Lo Porto, ha più volte confermato la violenze subite. Così, è giunto il pesante verdetto pronunciato dai giudici.