Gela. Nella giornata dedicata al ricordo delle vittime delle foibe, il gruppo locale di Gioventù nazionale annuncia di stare per chiedere, attraverso il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Sandra Bennici, l’intitolazione di una via a Norma Cossetto. La giovane studentessa istriana vittima dei gruppi della resistenza jugoslava nel 1943. Trovò la sua fine nella foiba di Villa Surani. “Arrestata da un commando partigiano, composto da italiani e jugoslavi, che occupavano l’ex caserma della guardia di finanza di Parenzo, per aver rifiutato di aderire al movimento partigiano, fu trasportata presso la scuola di Antignana dai partigiani, poiché Visinada era appena stata occupata dai tedeschi. Qui, Norma Cossetto venne separata dagli altri prigionieri, seviziata e stuprata dai partigiani. La notte tra il 4 ed il 5 ottobre venne legata, insieme agli altri detenuti, con un filo di ferro, condotta a piedi fino a Villa Surani e gettata ancora viva nella foiba. Lei ed altre due donne del gruppo vennero stuprate ancora una volta sul posto, prima di morire”.
Lo spiegano gli esponenti locali di Gioventù nazionale, con Orazio Trainito e Filippo Maganuco. “Per noi di Gioventù Nazionale Gela, anche il ricordo di Norma e di tutte le vittime della violenza dei partigiani titini, è un obbligo cui tutti devono adempiere come per altro previsto dalle legge 92 del 2004 che istituisce il “Giorno del ricordo” per il 10 di febbraio e per questo – concludono – oggi, tramite il consigliere e capogruppo di Fratelli d’Italia Sandra Bennici, protocolleremo una richiesta di intitolazione di una via nella città a Norma Cossetto, vittima delle foibe”.