Consortile, rete fognaria e collettamento, Lorefice: “Quali sono i tempi della Regione?”

 
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L'area del consortile

Gela. L’ampliamento del depuratore di Macchitella (un progetto da oltre quattro milioni di euro) è una procedura che si avvicina all’affidamento dei lavori, attraverso il monitoraggio di Invitalia. Sono interventi necessari per coprire aree della città, che non hanno mai potuto disporre del servizio di depurazione. Ci sono state infrazioni comunitarie. Il sistema va rafforzato fino ad una capacità di venticinquemila abitanti equivalenti. Il Commissario unico, la struttura nazionale che segue queste procedure, ha impresso una notevole accelerazione, coinvolgendo Invitalia. L’intero sistema locale della depurazione è stato spesso al centro di verifiche e anche la Commissione nazionale di inchiesta arrivò in città. Ne fa parte il senatore Pietro Lorefice, che ha avuto più interlocuzioni con il subcommissario Riccardo Costanza. Il grillino è certo che l’iter avviato per il sistema di Macchitella consentirà nei tempi previsti di aprire il cantiere. Molti più dubbi, invece, li pone sul resto della rete e sulle opere collaterali, che sono comunque tappe necessarie, imposte dalla normativa europea e da quella nazionale. “Se la struttura commissariale sta facendo un ottimo lavoro con il depuratore di Macchitella e i tempi vengono rispettati – dice Lorefice – mi chiedo invece quali siano i tempi che la Regione prevede per la rete di collettamento e per il sistema fognario delle zone che dovranno essere servite dal depuratore rafforzato. Parliamo della rete fognaria di aree come Manfria, Roccazzelle e Femmina Morta, e del sistema di collettamento. Dalle verifiche condotte, non mi risultano grandi novità”. Ad inizio mese, il dipartimento regionale acqua e rifiuti ha disposto un trasferimento dei fondi per il progetto “sollevamento e collettore all’impianto di depurazione di Macchitella”. Circa un milione e mezzo di euro non arriveranno dal “Patto per il Sud” ma dal Piano operativo ambiente. Alla base, c’è un accordo di programma quadro, che nel novembre di un anno fa è stato firmato dal dipartimento acqua e rifiuti, dal Ministero della transizione ecologica e dalle Assemblee territoriali idriche di Caltanissetta ed Enna.

Pochi riscontri ci sono inoltre per un’altra opera finanziata nel sistema locale della depurazione, il raddoppio della linea di trattamento biologico del depuratore consortile. Furono stanziati quasi cinque milioni di euro, attraverso un accordo di programma con la Regione. “I lavori erano stati fermati – dice ancora Lorefice – ho chiesto aggiornamenti sullo stato delle attività. Mi saranno comunicati dopo le festività pasquali. Anche in questo caso, l’opera va completata e messa a regime”. Il senatore, che nella Commissione di inchiesta si è occupato di approfondire tutte le possibili anomalie nel sistema locale della depurazione, continua ad essere molto scettico sulle mosse della Regione, anche su questo versante.

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