Cosentino-Scerra, dalla scissione al ritorno: un rientro che crea tensioni interne?

 
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Gela. Un “ritorno a casa” non proprio così indolore. La pattuglia dei fuoriusciti che per il ballottaggio si sta ricollocando tra le fila del centrodestra ufficiale qualche pensiero in più lo sta dando, soprattutto tra chi al progetto Cosentino ha creduto fin dall’inizio, ponendosi come sponsor politico di riferimento. Sono giorni di discussione interna tra le fila del patto largo moderati-centrodestra, tutto in chiave cosentiniana. Le acque le ha smosse, inutile ripeterlo, il salto del consigliere uscente Salvatore Scerra. Il leader della scissione del centrodestra cittadino, fermatosi al primo turno delle amministrative, dopo aver sferzato gli ex compagni di viaggio d’area e soprattutto l’ingegnere Grazia Cosentino, domenica ha annunciato che la sosterrà. Un endorsement pubblico che ha scatenato un putiferio e che pare non convinca principalmente i cosentiniani della prima ora, che comunque non hanno fino ad ora rilasciato dichiarazioni pubbliche. C’è chi lavora per rinsaldare i gangli di una riappacificazione che dubbi politici pare sollevarne. Scerra di ritorno, magari poi da riconoscere con un ruolo amministrativo, è un fattore che sembra creare fermento interno, anche se ieri il leghista Ennio Di Pietro ha escluso cedimenti di sorta, spiegando che “veti non ce ne sono per nessuno”. Proprio ieri, si sarebbe dovuto tenere un incontro tra l’ingegnere Cosentino e Scerra, per ratificare l’intesa (così aveva comunicato il consigliere uscente). Invece, pare sia slittato.

“Alleanza per Gela”, progetto costruito dai fuoriusciti del centrodestra locale, di fatto non ha più i connotati iniziali. Diversi gruppi si sono subito portati avanti, annunciando l’appoggio a Cosentino (c’è chi sosterrà invece Di Stefano), senza attendere che a parlare fosse Scerra, che ha vagliato l’opzione di un apparentamento civico con lo stesso Di Stefano. L’ex assessore alla fine ha detto no a questa strada, dando priorità alla via “di coerenza politica” percorsa fin dal primo turno. Quelli più vicini al contesto dell’attuale blocco di centrodestra, ritengono che nell’eventuale giunta Cosentino ci sarebbe non solo il pieno riconoscimento di tutti i partiti ma pure quello di un gruppo di rientro, riferibile al consigliere riconfermato Gabriele Pellegrino (in attesa dei dati ufficiali). L’imprenditore, il più suffragato in “Avanti Gela” e fautore della corsa di Scerra, avrebbe indicato Daniele Scicolone, che insieme alla forzista Gnoffo e al cuffariano Cascino ha ottenuto la “chiamata” dell’ingegnere Cosentino per completare la squadra di governo. Anche in questo caso, sarebbe stata una mossa non dettata da valutazioni interne ad “Alleanza per Gela”, che pian piano iniziava a perdere pezzi. In qualche segreteria di partito, qualcuno si domanda cosa possa portare in dote Scerra, senza più l’unità della sua alleanza. Il candidato a sindaco ha spiegato di aver deciso per Cosentino senza chiedere posti o altri riscontri politici. Probabilmente, anche lui percepisce qualche frizione. Sicuramente, la scissione iniziale ha lasciato strascichi che adesso il centrodestra sta cercando di affrontare.

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