Gela. Il secondo semestre di lezioni del corso di laurea professionale in “Tecnologie per il costruito e la sostenibilità ambientale” e del master di secondo livello in “Protezione dell’ambiente e riqualificazioni delle aree industriali”, portati in città dalla Kore di Enna, in collaborazione con Sicindustria, si terrà in una sede differente. Come abbiamo riportato ieri, è arrivata la disponibilità all’uso di un’aula dell’ex Convitto Pignatelli, in corso Aldisio. L’Opera Pia ha autorizzato. Le lezioni, invece, avevano preso il via a Macchitella, all’interno dello Youth center comunale. Senza Macchitella Lab, struttura ricavata dall’ex casa albergo Eni attraverso le compensazioni ma ancora indisponibile, pur di assicurare una sede stabile agli studenti l’amministrazione comunale si era fatta avanti. Ora, però, tutto si sposta all’ex Convitto di corso Aldisio e per l’ex vicesindaco Terenziano Di Stefano qualcuno dovrebbe dare spiegazioni. “E’ come se il Comune fosse totalmente sparito da questo progetto, che invece abbiamo voluto fortemente – dice – il sindaco non interviene? Sarebbe dovuto sobbalzare dalla sedia. Avevamo predisposto tutti i servizi utili agli studenti, molti dei quali usano lo Youth center soprattutto in questo periodo di chiusura della biblioteca comunale. Mi chiedo cosa sia accaduto. Avevamo definito anche orari pomeridiani e serali, con la presenza di dipendenti comunali. Questo trasferimento è molto grave”.
Per alcuni anni, c’erano stati tentativi di riportare in città corsi universitari, fino a quando non ci fu l’intesa con Kore, Eni e Sicindustria, che hanno puntato su un percorso legato alle esigenze del territorio e soprattutto alla filiera delle bonifiche industriali. Il progetto iniziale prevedeva che l’unica sede, con tutti gli spazi, fosse quella di Macchitella Lab, che però ad oggi non ha mai aperto i battenti, nonostante le somme spese per riqualificarla e lanciarla come incubatore. “Sarebbe necessario, secondo me, che l’amministrazione, con in testa il sindaco, spiegasse cosa è accaduto. Avere queste opportunità in città è fondamentale. Abbiamo lavorato molto per arrivarci e ora invece il Comune è come se si fosse defilato nonostante l’importanza di questi percorsi universitari”, conclude Di Stefano.