Gela. Situazione drammatica in casa Gela. A poche ore dalla scadenza per presentare ricorso alla Covisod non c’è alcuna certezza. In realtà nelle ultime 24 ore la dirigenza ha provato a sistemare tutta la documentazione necessaria per poter ricorrere contro l’esclusione dal campionato di serie D. Ma sono ancora tanti i punti di domanda e gli atti incompleti.
Le vertenze
Il nodo cruciale sono le vertenze con quattro ex calciatori tesserati nella stagione 2018/19. Senza il bonifico e la relativa liberatoria la Lnd non accetterà la domanda. Da quel che risulta alla nostra redazione ci sono stati contatti continui con i calciatori ma l’accordo per chiudere le pendenze passate non è stato trovato, almeno fino a ieri. E le ore diminuiscono sempre di più. Manca anche il nulla osta per l’uso dello stadio. Entrambi sono determinanti.
La situazione
La società ha provato nuovamente a chiedere aiuto al Comune alla ricerca di nuovi investitori soprattutto in questa fase iniziale ma a parte la promessa verbale di alcuni imprenditori (Maurizio Melfa in primis) non ci sono state risposte concrete.
Lo scenario
Questa volta non ci sono giochetti o strategie mediatiche. La dirigenza è in reale difficoltà ed appare scoraggiata, convinta che il calcio a Gela interessi sempre a meno persone. Il rischio di un altro 2011 appare concreto ed i segnali sembrano paradossalmente convergenti. I lavori allo stadio stanno proseguendo. La gradinata in moduli d’acciaio di circa 300 posti è quasi pronta. Entro domani i lavori saranno completati. La settimana prossima sarà assegnata la gara per smontare la tettoia in legno. Poi toccherà al manto erboso, che sarà bonificato e rizollato dalla ditta Limonta.
Sarebbe veramente una beffa ritrovarsi a fine agosto, primi di settembre con uno stadio fruibile senza una squadra in un campionato competitivo. Oggi alle 17 sapremo se Gela avrà ancora una squadra di calcio o dovrà ripartire da zero, o quasi.