ROMA (ITALPRESS) – L’Abi ha definito la convenzione nazionale che consente ai lavoratori sospesi dal lavoro a causa dell’emergenza Covid-19 di ricevere dalle banche un’anticipazione dei trattamenti ordinari di integrazione al reddito e di cassa integrazione in deroga previsti nel Dl Cura-Italia rispetto al momento di pagamento dell’Inps. La convenzione e’ stata condivisa alla presenza del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali tra l’Abi e le Organizzazioni sindacali confederali Cgil, Cisl, Uil e Ugl unitamente ai sindacati del settore bancario – Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin – nonche’ da Agci, Confcooperative, Legacoop riunite in Alleanza delle Cooperative Italiane, Cia, Claai, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confedilizia, Confetra, Confindustria, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Casartigiani. L’Abi ha concordato modalita’ semplificate per determinare l’importo dell’anticipazione (1.400 euro), tenuto conto della durata massima dell’integrazione salariale – 9 settimane – definita allo stato dal Dl, in considerazione dei bisogni immediati dei lavoratori sospesi dal lavoro e rendere operativa la misura nel piu’ breve tempo possibile. La convenzione favorisce anche la gestione delle pratiche in “remoto”, cosi’ da limitare l’accesso in filiale alle esigenze indifferibili. L’Abi invita le banche e tutte le parti coinvolte, in particolare Inps, Regioni e Province autonome che gestiscono gli ammortizzatori sociali, a collaborare per assicurare la piu’ tempestiva attuazione della convenzione. Infine, l’Abi invita le banche, nell’applicare la convenzione, a evitare costi per i lavoratori che beneficeranno dell’anticipazione in coerenza con le finalita’ e la valenza sociale dell’iniziativa. In un post su Facebook, la ministra per il Lavoro Nunzia Catalfo, defnisce l’intesa “un risultato molto importante grazie al quale milioni di lavoratori potranno vedersi riconoscere dalle banche una rapida anticipazione dell’importo del trattamento d’integrazione salariale che gli spetta”.(ITALPRESS).