Gela. La verifica di maggioranza pare debba attendere, ma a Palazzo di Città il sindaco sta cercando di riassettare anche meccanismi più strettamente amministrativi, che però si fanno sentire a livello politico. Ormai è risaputo che il personale è sottodimensionato e portare avanti procedure complesse diventa molto difficile. Nelle scorse ore, è stato deciso di dare un supporto maggiore ad un settore tra quelli strategici. Almeno due funzionari andranno a dare manforte negli uffici del settore ambiente, in questi mesi impegnato nella definizione del nuovo servizio in house ma che al contempo deve cercare di puntellare quello attuale, che sicuramente sta creando non poche difficoltà. Un rafforzamento che potrebbe essere letto come una risposta dell’avvocato alle richieste del gruppo di Italia viva. I renziani, negli ultimi giorni, sono tornati a farsi sentire. L’assessore Cristian Malluzzo ha presentato un nuovo atto di indirizzo, finalizzato a rendere più efficienti gli interventi di pulizia in città e senza costi aggiuntivi. I vertici del partito, in più occasioni, hanno chiesto che il primo cittadino dia seguito alle proposte sul servizio rifiuti. Il dirigente Fabio Filippino, che si è insediato da qualche settimana, si trova a gestire esigenze che ricadono sulla città. Due funzionari in più potrebbero essere un primo passo, anche per attenuare eventuali nuove frizioni politiche. I funzionari arrivano da un altro settore sempre al centro dell’attenzione, quello dei lavori pubblici. Il trasferimento pare non aver avuto il consenso dell’assessore Romina Morselli, a sua volta preoccupata che la macchina burocratica possa bloccarsi. Ci sono le gare del “Patto per il Sud” e i procedimenti per le manutenzioni da portare avanti, senza dimenticare il supporto che il settore fornisce ad un programma di finanziamento come “Agenda Urbana”. I due funzionari che pare siano destinati a lasciare si aggiungono al grosso punto interrogativo sul futuro più immediato del dirigente, l’architetto Antonino Collura, il cui incarico va verso la scadenza e potrà essere ripristinato solo con l’approvazione degli strumenti finanziari, ma potrebbero volerci dei mesi. Se si cerca di rafforzare il settore ambiente, al contempo si depotenziano i lavori pubblici (settore che copre ulteriori ambiti). Una coperta troppo corta che potrebbe alimentare nuove diffidenze politiche, all’interno non solo della giunta ma più in generale dell’amministrazione comunale.
Ieri, il sindaco, gli assessori e il presidente dell’assise civica Salvatore Sammito, hanno incontrato il dirigente del settore finanziario Alberto Depetro e quello all’ambiente Fabio Filippino. Al centro delle valutazioni, il piano economico finanziario e il provvedimento sulle tariffe Tari. Dovranno arrivare in consiglio comunale e sono strumenti finanziari comunque importanti, in attesa del bilancio di previsione. Le procedure per i concorsi, con nuove assunzioni, richiederanno ancora del tempo ma a Palazzo di Città sembra che di tempo non ce ne sia molto. Con pochi rup, con dirigenti che devono sostenere carichi sempre maggiori e con una pianta organica ridotta ai minimi, si staglia l’ombra di un blocco delle procedure e dei progetti, che l’amministrazione comunale non può assolutamente permettersi, a maggior ragione in tempi di Pnrr e Zes e con le scadenze che incombono per “Agenda Urbana”, “Patto per il Sud” e “Qualità dell’abitare”.