Gela. Tra le proroghe che la Regione si appresta a varare c’è anche quella per la gestione della riserva orientata Biviere. La convenzione è in scadenza e a Palermo verrà a breve ufficializzata la decisione per tutte le riserve naturali dell’isola. Aree gestite da associazioni, come la Lipu che si occupa di portare avanti le attività al Biviere. Non è da escludere però che il governo del presidente Nello Musumeci, dopo la proroga, decida di intervenire con una riforma complessiva. L’intenzione è di rivedere il sistema, senza però tagliare fuori le associazioni. Non ci sono ancora certezze sui contenuti dell’eventuale riforma, ma senza la proroga l’area del Biviere rischiava di andare incontro ad una fase di vuoto gestionale. Le difficoltà non mancano e gli operatori della Lipu locale continuano a presidiare la riserva e a garantirne le tutela.
Per Emilio Giudice, tra i responsabili della riserva, l’unica vera opzione sarebbe quella di un accorpamento tra enti già presenti sul territorio locale. “C’è la Riserva – ha spiegato negli scorsi mesi – ma ci sono anche il Consorzio di bonifica, l’azienda foreste, l’Esa, l’ex condotta agraria, senza dimenticare le partecipate del Comune. Si potrebbe creare una struttura che abbia come riferimento questo territorio e con un numero notevole di operatori. Non dimentichiamo che stando alla legge i soldi che il Comune e la Regione incassano dalle royalties estrattive dovrebbero essere investiti per progetti di risanamento ambientale. Tutto questo non si è mai fatto, preferendo invece spendere le somme per coprire la spesa corrente”.
