Gela. E’ stata la verifica condotta dai carabinieri del Nas di Ragusa a far emergere la necessità di adeguamenti per la Rsa Caposoprano. Gli accertamenti hanno portato i carabinieri e i vigili del fuoco a delineare l’esistenza di irregolarità, con la necessità per il management della struttura sanitaria di procedere nel rispetto delle prescrizioni poste. Anzitutto, c’è stata la riduzione a venticinque pazienti, così come previsto dalle autorità che si stanno occupando del caso della residenza sanitaria assistita, già in passato al centro di diversi accertamenti. Asp ha invece proceduto ad avviare l’iter per la sospensione dell’autorizzazione. Per i vertici della Sst srl, la società che controlla la struttura di Caposoprano, le prescrizioni poste sono state in gran parte adempiute. Non solo la riduzione a venticinque pazienti ma anche gli adeguamenti sul piano del personale e delle condizioni igieniche e ancora la trasmissione degli atti che accertano il cambio di rappresentante legale (resosi necessario a seguito dell’inchiesta sull’Ipab Aldisio che ha coinvolto componenti del gruppo che controlla la Rsa).
Ci vorrà del tempo in più, invece, per completare la progettazione degli interventi destinati all’estrazione dei fumi e anche per questa ragione è stata chiesta una proroga ad Asp, che aveva dato trenta giorni per adeguare la struttura. In settimana, dalla Sst srl è partita la richiesta affinché Asp revochi la sospensione dell’autorizzazione, che ha inevitabilmente allarmato i lavoratori ma anche i sindacati del comparto.