Gela. L’assessore ai servizi sociali, Nadia Gnoffo, poco prima di annunciare le dimissioni ha reso noto che, a partire da domani, collegandosi sul sito istituzionale del Comune, nella sezione “Avvisi”, sarà possibile presentare domanda per ottenere il contributo che la Regione Sicilia ha destinato, il 6 settembre scorso, con provvedimento del Dipartimento regionale della Famiglia, per il sostegno del ruolo di assistenza e cura del caregiver familiare. Con “caregiver familiare” si intende “la persona che assiste e si prende cura del coniuge, dell’altra parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto, di un familiare o di un affine entro il secondo grado che, a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche e degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata o sia titolare di indennità di accompagnamento”. Possono presentare istanza, presso i Comuni di residenza del Distretto Socio Sanitario 19, i caregiver dei disabili gravi e gravissimi residenti nei Comuni di Gela, Niscemi, Mazzarino e Butera. Il contributo, una tantum, verrà erogato nei limiti delle risorse stanziate nel Bilancio Regionale e sulla base del numero di istanze richieste sia per i caregiver dei soggetti disabili gravi, sia per i caregiver dei soggetti disabili gravissimi. Il modulo della domanda, scaricabile dal sito istituzionale del Comune di residenza o dal sito del Comune capofila dovrà essere corredata, dalla documentazione descritta nell’istanza – secondo che trattasi di disabile grave o gravissimo – in busta chiusa con la dicitura “Contiene dati sensibili”. Le istanze dovranno pervenire entro e non oltre il 30 novembre 2022.
“Il settore servizi sociali ha già predisposto tutti gli atti necessari e propedeutici all’accoglimento delle domande. La figura del caregiver è fondamentale nella nostra società, perché è colui o colei che si prende cura di soggetti fragili e spesso non autonomi. Pertanto, è giusto e doveroso che le pubbliche amministrazioni si prendano, a loro volta, cura di loro, concretamente. Quella di Gela e del distretto socio-sanitario più in generale sono molto attente e sensibili da questo punto di vista”, ha dichiarato Gnoffo.