Gela. Non ci sono elementi certi per provare la loro responsabilità.
Il furto della tessera sanitaria. Così, è arrivata l’assoluzione per due ex coniugi, accusati di aver sottratto una tessera sanitaria dalla cassetta postale di un condomino, intestandosi contratti telefonici e forniture energetiche. Fu la vittima del furto a denunciare quanto accaduto. In aula, però, davanti al giudice Marica Marino, i difensori, gli avvocati Salvo Macrì, Giovanna Cassarà ed Enrico Aliotta, sono riusciti a dimostrare l’assenza di prove certe per ricondurre il furto ai due. Peraltro, come emerso nel corso del dibattimento, gli imputati, già in quel periodo, erano praticamente separati. Alla fine, è arrivato un verdetto favorevole, nonostante la richiesta di condanna arrivata dal pubblico ministero Sonia Tramontana.