Gela. Tra le contestazioni che vengono mosse dai pm della procura, c’è quella dell’incendio di un camper, di proprietà di un residente dello stesso condominio. E’ stato aperto il dibattimento nei confronti di due imputati, ritenuti responsabili non solo del rogo ma anche di lesioni e stalking, sempre a danno di residenti del complesso abitativo nel quale vivono. Sono a giudizio, l’ambulante Saverio Scilio e la consorte, difesi dai legali Davide Limoncello e Alessandra Campailla. In base alla ricostruzione degli inquirenti, ci sarebbero entrambi dietro a quanto accaduto agli altri condomini. I contrasti sarebbero stati costanti, iniziati, secondo la procura, già dal 2017. Nella vicenda dell’incendio viene avanzata inoltre l’aggravante dell’odio razziale. Il proprietario è un nordafricano che da tempo vive in città. Sia lui che altri condomini, che sarebbero stati presi di mira, sono costituiti partici civili, con i legali Nicoletta Cauchi, Giovanni Cannizzaro e Aurelio Lattaferro. Gli imputati, già in udienza preliminare, hanno escluso gli addebiti che gli vengono attribuiti.
Le dichiarazioni nel recente passato rese da Scilio vennero usate per l’inchiesta “Stella cadente”. Denunciò pressioni dagli stiddari rispetto alle sua attività di vendita ambulante di frutta e verdura. Di recente, un esercente dello stesso settore e altri due imputati son stati condannati proprio per un presunto tentativo di estorsione a suo danno. Anche in questo caso, fu Scilio a segnalare la vicenda. In aula, per i primi testimoni, si tornerà a maggio, davanti al giudice Fabrizio Giannola.