Gela. Se il sindaco Di Stefano tiene la barra dritta sul civismo e sulla necessità di non farsi attrarre dalla dicotomia politica tra centrodestra e centrosinistra, l’assessore Morgana, come abbiamo riferito, ha voluto precisare che il “modello Gela” è comunque alternativo ai governi nazionale e regionale, entrambi di centrodestra. Una differenza che per il commissario Dc Giuseppe Licata pesa e non poco, dando prova di contraddizioni interne all’alleanza del primo cittadino. “Altro che “modello Gela” – dice – la maggioranza sta venendo fuori per quella che è. Un’ammucchiata legata solo dalla conquista del potere. Non hanno nulla in comune e le divisioni cominciamo a venire fuori in modo evidente. Ci aspettano momenti difficili e pieni di contrasti e confusione. La grave crisi economica e sociale che stiamo vivendo necessita di una classe politica seria che sappia fare delle scelte decise e coraggiose”. Licata parla di “qualunquismo” e chiama in causa pure la componente, in giunta, più vicina al centrodestra, quella che si rifà all’Mpa.
“Noi della Dc, forza di centro, radicata nel tessuto sociale della nostra isola, ci opporremo a questo qualunquismo esasperato – aggiunge – dannoso per le sorti della nostra città, al quale con nostro disappunto non è estranea qualche forza politica, che a livello regionale governa con il centrodestra”. I cuffariani, nel fine settimana, saranno impegnati nella “Festa dell’amicizia”, kermesse della Dc in programma a Ribera.