"Continuiamo il nostro impegno, ora atti importanti", Caci: "Polemiche? Confronto con il sindaco dovrà esserci"
Pure in queste ultime settimane, che per il fronte progressista e civico, a sostegno del sindaco, sono segnate da iniziative pubbliche condivise, i lombardiani hanno preferito mantenere un profilo basso
Gela. All'indomani delle elezioni provinciali di secondo livello, che hanno visto il sindaco Di Stefano finire la propria corsa dietro ai due esponenti di centrodestra, non sono mancati gli aut aut, non solamente potenziali, fatti recapitare agli autonomisti dell'Mpa, che attraverso “Grande Sicilia” hanno sostenuto il presidente eletto Walter Tesauro, sotto la bandiera di Forza Italia. La presenza dei lombardiani nel “modello Gela”, per alcuni alleati, rimane un'anomalia. Gli autonomisti hanno preferito non far montare il livello della polemica interna, riservandosi un confronto con il sindaco Di Stefano, che a sua volta non ha granché apprezzato le scelte dell'Mpa alle urne. Le settimane sono trascorse e il gruppo locale autonomista rimane nella compagine di governo della città, adesso chiamata a prove vere, dal contratto Ghelas al bilancio stabilmente riequilibrato. “E' molto importante che si arrivi all'approvazione di questi atti – dice il riferimento territoriale Mpa Rosario Caci – noi continuiamo a preferire i fatti alle parole e stiamo lavorando con il nostro assessore”. Caci non gira intorno al tema né fa tatticismi particolari. “Sono state dette tante cose – continua – e riteniamo che il tempo sia maturo per un confronto con il sindaco. Capisco che magari non sia del tutto pronto ma non abbiamo fretta e vogliamo lavorare. Le polemiche che ci sono state, per noi non avevano ragione di esistere. Però, sono emerse e penso sia corretto affrontare questi temi con il sindaco senza pensare che magari vadano necessariamente messi da parte”. Gli esponenti Mpa non forzano la mano e sono attenti su più fronti. “Il fatto che l'assessore regionali Colianni abbia attivato una serie di iniziative su questioni fondamentali per la nostra città non è da trascurare – continua – già domani ci sarà un incontro in Regione sulla vicenda Timpazzo. C'è poi tutta la questione delle royalties e delle compensazioni. Siamo abituati a fare e a dare un supporto concreto”. Pure in queste ultime settimane, che per il fronte progressista e civico, a sostegno del sindaco, sono segnate da iniziative pubbliche condivise, i lombardiani hanno preferito mantenere un profilo basso. Non erano alla manifestazione per la Palestina di sabato scorso e non saranno a quella regionale, prevista per domenica, supportata dai progressisti per una sanità che tuteli il diritto alla salute dei cittadini. Inoltre, il capitolo referendum non è stato affatto un cavallo di battaglia dell'Mpa. “Rispetto al referendum - conclude - penso che quel trenta per cento di votanti non sia stato solo di centrosinistra. Probabilmente, polarizzare una consultazione referendaria su un'unica area politica non è mai confacente allo scopo. Devo dire che la gente mi pare abbastanza stanca. Vuole i risultati concreti, indipendentemente dalle collocazioni politiche”.
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