Gela. Gli investigatori iniziarono ad effettuare approfondimenti, partendo però da un’altra indagine. Attraverso le intercettazioni, vennero ricostruiti contatti frequenti tra diversi frequentatori di palestre, anche impegnati in competizioni di livello di bodybuilding. Si ipotizza un giro illecito di sostanze anabolizzanti, assunte per migliorare resistenza e prestazioni fisiche. In aula, davanti al giudice Marica Marino, ne rispondono in tredici. Un perito ha riferito sul contenuto di alcune intercettazioni telefoniche. Uno dei poliziotti che si occupò dell’attività investigativa ha spiegato che i contatti c’erano anche con il titolare di un’attività, a Vittoria, che pare mettesse a disposizione sostanze per migliorare le prestazioni, seppur vietate. Ci furono perquisizioni e sequestri. Il testimone ha parlato di contatti tra uno degli imputati, che avrebbe avuto la gestione di un’attività, ed Emilio Maira, che invece si occupava di allenare atleti impegnati in competizioni di bodybuilding. Due di loro, a loro volta imputati, avrebbero patito malori, rivolgendosi al pronto soccorso dell’ospedale “Vittorio Emanuele”.
“Ignazio Tosto – ha riferito il poliziotto – ai medici disse di aver assunto anabolizzanti”. L’attività istruttoria è in corso e altri testimoni verranno sentiti nel corso delle prossime udienze. Gli imputati sono assistiti dagli avvocati Flavio Sinatra, Vittorio Giardino, Paolo Testa, Vincenzo Salerno, Sebastiano Pizzardi, Nicoletta Cauchi, Floriana Trainito, Concetta Di Stefano, Paolo Cafa’, Giovanni Lomonaco e Alessandro Iacono.