Gela. Avrebbe manomesso il contatore elettrico della sua attività commerciale per ridurre i consumi e, così, pagare meno. Con l’accusa di furto d’energia, però, il giudice Manuela Matta ha condannato ad un anno di reclusione il titolare di un centro per il lavaggio delle automobili in via Niscemi.
La linea impostata in giudizio dal suo difensore, l’avvocato Giuseppe Fiorenza, non è riuscita a convincere il giudice Matta. Stando al legale di difesa, infatti, non sarebbe stato l’esercente a manomettere il contatore. I sospetti si sono concentrati sul titolare di un’altra attività economica.
Nel corso dell’udienza, è stato ascoltato il tecnico Enel che si occupò materialmente di effettuare gli accertamenti: ha confermato la presenza di una manomissione.