Consorzio di Bonifica e Rmi senza soldi: futuro incerto e si accende la protesta

 
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Gela. Gli effetti del governo regionale retto da Rosario Crocetta continuano a colpire duramente l’occupazione e l’economia locale.

Dopo la scuole di formazione professionale del Cnos-fap e Ciofps e le guardie venatorie, in città l’incubo disoccupazione rischia di investire sia i 74 dipendenti del consorzio di bonifica che i 113 lavoratori a reddito minimo di inserimento (Rmi). Quest’ultimi, ieri mattina, sono tornati a occupare l’aula consiliare del comune per chiedere all’amministrazione comunale capeggiata da Angelo Fasulo l’anticipo delle somme indispensabili a riavviare servizi indispensabili, come l’assistenza agli anziani e la pulizia e la manutenzione delle strade urbane. Gli Rmi hanno incontrato Giuseppe Arancio, l’esponente del Partito democratico deputato all’Ars, “La procedura era bloccata nei meandri della segreteria regionale dell’assessorato al Lavoro – assicura Arancio – Ho parlato con Loredana Esposito la quale ha assicurato che entro domani invierà la procedura all’assessorato al Lavoro che a sua volta dovrà pubblicarla sul sito per consentire ai Comuni di sapere quanti soldi hanno a disposizione per riavviare il servizio. Sono sicuramente più del necessario per arrivare a fine dicembre”. Intanto i servizi restano bloccati e i lavoratori non percepiscono somme. Il sit-in degli Rmi è stato capeggiato da Renato Tilaro il quale accusa “l’amministrazione comunale per non avere firmato la delibera. Non lavoriamo dal primo ottobre – spiega Tilaro – Da una settimana assistiamo ad un balletto tra assessori e dirigenti comunali ma la delibera non viene firmata. Siamo stanchi e abbandonati. L’amministrazione comunale parla di 40 ore ma ci sono i fondi per arrivare fino al 31 dicembre. Non andremo via se non garantiranno 80 ore. Noi con i soldi della regione garantiamo servizi in nero. Non percepiamo nemmeno la malattia. Il servizio agli anziani, il verde pubblico e la segnaletica stradale sono fermi” come del resto i 74 lavoratori del Consorzio di bonifica che non percepiscono stipendi in media da 8 mesi. Nello specifico quelli a tempo indeterminato da 8 mesi i gli altri da 9.

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