Consorzio bonifica, prosegue lo stato di agitazione: su pignoramento mancano risposte
Il pericolo serio è il blocco degli stipendi a causa di un pignoramento
Gela. Il fardello del pignoramento, che può mettere in ginocchio tanti lavoratori del Consorzio di bonifica locale, non è ancora svanito. In giornata, dovrebbe tenersi un incontro tra l'assessore regionale Luca Sammartino, appena rientrato nella compagine del governo del presidente Renato Schifani, e i referenti di Anas, società che ha attivato la procedura del pignoramento. Certezze vere e proprie non ce ne sono. Due settimane fa, dopo un'assemblea, una delegazione di lavoratori e sindacalisti è stata ricevuta in assessorato. I tecnici regionali e il commissario del Consorzio avevano chiesto alcuni giorni per verifiche. A oggi, però, svolte non se ne intravedono. I lavoratori rimangono in stato di agitazione, dovendo affrontare il pericolo serio del blocco degli stipendi, proprio a seguito della procedura giudiziaria attivata. “Le prese in giro non sono accetabili – dice il segretario provinciale della Flai-Cgil Peppe Randazzo – andremo avanti fino a quando non ci saranno sviluppi reali e concreti”. Peraltro, l'ennesima vertenza dei lavoratori del Consorzio sta montando mentre in Ars, in sede di commissione, sono state varate norme in materia, senza però quelle che avrebbero dovuto garantire maggiore stabilità agli ex contrattisti. "Tutto questo, nonostante le promesse di qualche deputato regionale", conclude Randazzo.
In foto un'assemblea dei lavoratori del Consorzio
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