Gela. Alla seduta di consiglio comunale di mercoledì sera c’erano i lavoratori della casa di riposo Antonietta Aldisio e i familiari degli ospiti: tutti preoccupati per il futuro più immediato della struttura, in forte difficoltà economica.
Una riunione richiesta dal sindacato, rappresentato in aula dal segretario della camera del lavoro Ignazio Giudice: che, però, non ha mancato di suscitare polemiche. Un faccia a faccia molto aspro, infatti, è esploso fra l’indipendente Antonino Ventura e il presidente del consiglio d’amministrazione dell’Ipab don Giovanni Tandurella.
Il parroco ha illustrato i numeri degli ultimi bilanci emessi dall’ente. “Purtroppo – ha detto – la differenza fra entrate ed uscite esiste. La mancanza di una convenzione con il comune pesa enormemente. Perdiamo, mensilmente, circa diecimila euro. Ma non considerate quest’ente come una struttura di sottogoverno, gestita solo dalla politica. Non è così. Ai componenti del cda non spetta neanche un gettone di presenza”.
Immediata la risposta del consigliere comunale. “Ma finiamola – ha replicato l’ex Mpa Antonino Ventura – stiamo sempre a gettare fango sui consiglieri che rubano o prendono i gettoni di presenza. Don Tandurella non può fare la morale visto che, fino a qualche tempo fa, era c… e camicia con l’onorevole Pino Schettino, meglio conosciuto come Pino Federico che non ha mancato di abbandonare la nave”. Immediata la reazione del sacerdote che ha rispedito le accuse al mittente.
“Dobbiamo stare molto attenti – è intervenuto Ignazio Giudice – abbiamo lavoratori di questa struttura costretti, per mancanza di stipendi, al fermo amministrativo delle proprie automobili”. In aula, mancava il sindaco Angelo Fasulo ma era presente l’assessore ai servizi sociali Fortunato Ferracane che ha messo in luce tutti i problemi legati alla riduzione delle risorse a disposizione.
Decisivi, così, saranno i prossimi quindici giorni. I consiglieri hanno accolto la proposta del sindacato e dello stesso Tandurella, impegnando l’amministrazione ad attivare un’apposita voce di bilancio per la copertura dei costi del personale dell’Ipab.
“Il termine è stato deciso – ha ammesso lo stesso Giudice – ora, gli impegni dovranno essere rispettati”.
