Quotidiano di Gela

"Con Iv si può creare percorso comune", Di Stefano: "Mpa? Voglio capire quale decisione prenderanno"

Nel borsino attuale, che potrebbe variare a breve, pare che la soglia di gradimento verso i renziani, nettamente in aumento, stia facendo scendere quella che riguarda i rapporti con l'Mpa

A cura di Rosario Cauchi
11 aprile 2025 21:57
"Con Iv si può creare percorso comune", Di Stefano: "Mpa? Voglio capire quale decisione prenderanno" - Di Stefano insieme a Giudice, Morselli e Zappietro
Di Stefano insieme a Giudice, Morselli e Zappietro
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Gela. Le elezioni provinciali di secondo livello, previste a fine mese, non saranno solo una sfida tra la coalizione del “modello Provincia” del sindaco Di Stefano, che ha dato i natali, per questa occasione, a “L'Alternativa con Terenziano”, e il centrodestra a due poli, con il sindaco di Caltanissetta Tesauro e quello di Niscemi Conti, ma probabilmente daranno spunti in più per il prosieguo amministrativo. La novità saliente, nella coalizione di Di Stefano, che si appresta al test delle provinciali, si chiama Italia Viva. I renziani, che sono opposizione alla giunta comunale del “modello Gela”, lo scorso anno sostennero senza se e senza ma l'ingegnere Grazia Cosentino. Le urne hanno dato un esito non favorevole e da allora Iv si è posta all'opposizione, in città. Il leader Renzi vuole un partito ormai collocato sotto le insegne progressiste e per la prima volta, con le provinciali, il gruppo locale darà manforte proprio a quest'area politica, che si rifà pure al civismo, non solo di “Una Buona Idea”, movimento fondato tra gli altri dal sindaco Di Stefano, ma anche di “Area Civica”, con Annalisa Petitto assai vicina ai renziani, e di entità territoriali come “Mazzarino lab”. Domani mattina, i vertici di Italia Viva e Petitto, con gli esponenti di “Area civica”, saranno in municipio per sugellare il patto con Di Stefano e con gli alleati. Alla testa della delegazione Iv, il parlamentare nazionale Davide Faraone e il riferimento territoriale Giuseppe Ventura. Il sindaco Di Stefano non nasconde una certa unità di intenti. “Con Ventura e con Italia Viva, lo scorso anno – dice – abbiamo condiviso una parte dell'esperienza elettorale. C'erano interlocuzioni nel tavolo dei moderati. Poi, per varie ragioni, le strade si sono divise. Ritengo però che ci sia sempre stata una visione comune sui temi. Oggi, c'è questa opportunità di fare squadra. Renzi e Faraone stanno cercando di mettere in piedi un progetto politico alternativo, anzitutto a livello regionale. Si può partire dalla nostra esperienza locale e da quella che abbiamo strutturato per le provinciali, per delineare un percorso comune”. Le parti, evidentemente, sono sempre più vicine, come abbiamo già riferito. La lista per le provinciali suggella un accordo che potrebbe diventare ancor più solido, probabilmente pure in città. E' ormai inevitabile che il sindaco, nella prospettiva delle elezioni di secondo livello e poi nella visione complessiva del progetto cittadino, debba sondare altre caselle, tra i suoi alleati. Gli autonomisti dell'Mpa, che lo sostengono nel governo cittadino ma sono maggioranza con il presidente Schifani, in Regione, non si sono sbilanciati sulla competizione di secondo livello. Ufficialmente, non sono con l'alternativa di Di Stefano ma neanche con altre alleanze, nel centrodestra. In un periodo caratterizzato dall'esordio di “Grande Sicilia”, i lombardiani preferiscono non fare passi plateali. Una strategia che potrebbe non dare i frutti attesi. “In questi giorni – conclude il sindaco – non ho avuto modo di interloquire con il gruppo dell'Mpa. Sicuramente, dalla prossima settimana dovrò capire quale decisione prenderanno. Lo farò con molta serenità”. Da poco, ha spiegato di attendersi qualcosa dai lombardiani, ai quali ha affidato un ruolo importante nel governo cittadino. Nel borsino attuale, che potrebbe variare a breve, pare che la soglia di gradimento verso i renziani, nettamente in aumento, stia facendo scendere quella che riguarda i rapporti con l'Mpa.

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