Gela. Il dialogo politico e istituzionale non si è mai interrotto tra il parlamentare Ars Nuccio Di Paola e il sindaco Terenziano Di Stefano. Il deputato è stato tra i primi a credere nella soluzione dell’esponente civico, sostenendolo nella sua ascesa a candidato per Palazzo di Città. Anche in questi giorni ci sono stati contatti e incontri. Ieri, abbiamo riferito della riunione che entrambi hanno avuto in presenza degli esponenti del partito comunista, tra i tasselli dell’alleanza di governo della città, pur senza rappresentanza. Di Paola, in questi giorni, si muove anche sul fronte delle elezioni provinciali di secondo livello, sempre che si facciano a dicembre. Ci sono già state le prime valutazioni insieme a Di Stefano e alla struttura M5s del territorio. “Non è da escludere che la maggioranza di governo voglia far arrivare all’Ars un emendamento per confermare i commissari dei Liberi Consorzi. Sarebbe un’evidente mancanza di rispetto verso sindaci e consiglieri comunali che invece vogliono esprimersi per superare i commissari. Probabilmente – dice Di Paola – il centrodestra teme le sconfitte nei Liberi Consorzi”. La prospettiva del coordinatore regionale pentastellato, a livello cittadino e regionale, si concentra sull’esigenza di “andare avanti spediti”. Il “modello Gela” è quello che fa da collante con gli alleati e alle eventuali provinciali, come abbiamo riferito negli scorsi giorni, non è da escludere la candidatura di Di Stefano per la presidenza della Provincia Il vicepresidente vicario dell’Ars non sembra temere le polemiche scoppiate per la decisione della giunta comunale di accedere al fondo volto all’aumento delle indennità. “Mi sembrano polemiche veramente sterili – dice inoltre – non capisco perché la nostra città non possa essere uguale a quelle del resto della Sicilia. C’è un fondo regionale e allora è giusto accedervi, senza perdere risorse. Personalmente, da due anni ho rinunciato all’auto blu e mi sono ridotto lo stipendio da parlamentare regionale”. Fino ad ora, i grillini non si erano sbilanciati sulla questione mentre l’opposizione alla giunta Di Stefano li ha più volte chiamati in causa, ritornando sulle loro campagne politiche e mediatiche contro i costi eccessivi della politica.
I pentastellati, come conferma il coordinatore siciliano, danno piena fiducia al sindaco e alla sua coalizione. Nessuno scossone neanche dall’ingresso ufficiale in giunta di De Luca e di “Sud chiama Nord”. Ultimamente, il parlamentare regionale e sindaco di Taormina è stato molto duro con Di Paola. “Sud chiama Nord fa parte della coalizione perché fin dall’inizio ha sposato il progetto del sindaco – conclude l’esponente M5s – l’assessore Franzone, fino ad ora, era stato in quota coalizione, adesso ha trovato collocazione. Ben venga. Ora è assessore di una forza politica, che non ha consiglieri a rappresentarla”. Il coordinatore regionale pentastellato punta molto sul “modello Gela” e da questo vuole ripartire, forse per evitare eisti come quello delle regionali in Liguria.