Gela. Per ora, le sorti della giunta ter del sindaco Domenico Messinese le mettono da parte. “Siamo molto preoccupati per quello che ha deliberato la Sezione di controllo della Corte dei Conti – dicono i consiglieri comunali di Noi con l’Italia Vincenzo Cirignotta e Antonio Torrenti – adesso, la priorità sono le casse del Comune. Dobbiamo salvarle ed evitare il peggio. La sfiducia? Per ora, salviamo la città”. I due consiglieri, dopo la pubblicazione delle motivazioni che inchiodano la gestione finanziaria dell’ente, praticamente fallimentare su quasi tutti i fronti, lanciano una sorta di “tregua”, per certi aspetti politica. Dalla segreteria di Noi con l’Italia, negli ultimi tempi, è infatti partito il tentativo di cambiare rotta, anche in municipio. Al sindaco è stato chiesto di pensare ad un eventuale governo di salute pubblica, aperto ai partiti, oppure di prepararsi alla terza mozione di sfiducia. La segreteria di Noi con l’Italia, con Ennio Di Pietro, fino ad ora è riuscita a mettere in fila solo forze di centrodestra, con tanti distinguo però giunti da Forza Italia. “Adesso, il quadro cambia – dicono ancora Cirignotta e Torrenti – non conoscevamo il contenuto di questa deliberazione, che è di una gravità assoluta. Siamo pronti a collaborare, ma solo per adottare le necessarie misure correttive ed evitare il dissesto. L’ente è al limite del default. Prima le misure correttive e poi penseremo alle sorti della giunta, secondo noi composta da semplici dilettanti allo sbaraglio”. I due consiglieri si sono presentati in conferenza stampa e hanno cercato di mettere nero su bianco eventuali soluzioni. Anzitutto, l’immediata approvazione del consuntivo 2017, del quale si sono perse le tracce. “Vorrei capire – ha proseguito Cirignotta – come farà l’ente a coprire la mole di debiti fuori bilancio. Solo per i rifiuti, ho informazioni su almeno quattro milioni di euro di debiti fuori bilancio all’anno. E’ inutile che la giunta cerchi di scaricare responsabilità sul consiglio. L’unica soluzione è la gara d’appalto”.
“Perché Morello si è dimesso?”. Per lunedì, il presidente del consiglio comunale Alessandra Ascia ha convocato una conferenza dei capigruppo, con all’ordine del giorno i contenuti della deliberazione della Corte dei Conti. “Chiederemo che venga emanata una direttiva, utile ad individuare i responsabili dei debiti fuori bilancio – hanno spiegato ancora – devono pagare di tasca loro”. Per Cirignotta non ci sono altri possibilità. “Serve il potenziamento dell’ufficio legale – conclude – e di quello tributi ma anche il rafforzamento delle attività di riscossione e un monitoraggio costante degli equilibri di cassa. L’avanzo amministrativo libero va destinato alla copertura dei debiti fuori bilancio”. Un quadro sconfortante, quello tracciato dai magistrati contabili palermitani, che genera non pochi sospetti politici. “A questo punto – ha detto Antonio Torrenti – il sindaco deve chiarire pubblicamente. E’ per questo motivo, sapendo cosa avrebbe accertato la Corte dei Conti, che il suo assessore al bilancio Fabrizio Morello si è dimesso?”.