Gela. “Un macchinario acquistato dall’Ato per abbattere le emissioni odorigene del sistema di compostaggio di Brucazzi”. Dovrebbe essere questa la scelta finalizzata ad eliminare, potenzialmente, le emissioni che l’impianto genera durante il ciclo dei conferimenti e che incide sul resto delle aziende insediate nella zona ex Asi. E’ emerso durante un confronto che si è tenuto nel fine settimana appena trascorso, proprio a Brucazzi. Il senatore Pietro Lorefice, che aveva già fatto una verifica sul posto, ha incontrato il commissario Ato Giuseppe Lucisano, i tecnici dell’ambito e l’assessore Ivan Liardi. L’esponente della giunta Greco lo ha riferito rispondendo ad un’interrogazione presentata dal consigliere M5s Virginia Farruggia e dall’intergruppo “Unità progressista” (con i consiglieri Paola Giudice e Alessandra Ascia). Secondo l’amministrazione, c’è la volontà di superare il problema del tanfo causato dal ciclo del compostaggio. Liardi ha anche precisato che il commissario Lucisano ha voluto rimarcare il punto del dissequestro dell’impianto deciso dalla procura che già lo scorso anno avviò un’indagine su presunte irregolarità ambientali. “Non era Ato a sversare”, ha detto Liardi.
Per Farruggia, comunque, il sistema di Brucazzi sconta un’inadeguatezza tecnica. “Non si produce compost di qualità e non a caso si finisce in discarica a Timpazzo e ancora è sottodimensionato rispetto alle esigenze dei Comuni”, ha riferito. Secondo i grillini, quel sistema non può stare a Brucazzi ma va eventualmente adeguato e trasferito proprio a Timpazzo. Il senatore Lorefice aveva già chiesto atti all’indomani dei danneggiamenti che hanno rallentato la ripartenza dell’impianto.